A Rutino torna il Volo dell'Angelo - Le Cronache
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A Rutino torna il Volo dell’Angelo

A Rutino torna il Volo dell’Angelo

Dopo quattro anni, ritorna, a Rutino, l’attesissima festa patronale in onore dell’Arcangelo San Michele. Quest’ultima, a causa di imprevisti vari, quali mal tempo e una pandemia, è stata festeggiata nella sua interezza per l’ultima volta ben quattro anni fa, a maggio 2018. Questa celebrazione secolare risale al 1700, ma è ancora oggi molto sentita da tutti i rutinesi e non solo, ma anche dal comprensorio. La devozione di questo paese verso il suo protettore è fortissima, infatti, anche negli anni caratterizzati dal Covid, la popolazione ha sentito il bisogno di omaggiare il Santo, così ha trovato il modo di reinventarsi e, con l’ausilio di un furgoncino, la statua dell’Arcangelo è stata portata in giro per tutto il paese benedicendone ogni via. L’adorazione del santo patrono è fortemente legata alla sacra pappresentazione del Volo dell’Angelo, la quale manca a tutta la comunità. Finalmente, l’attesa è finita, ieri nel cielo di Rutino, ha volato nuovamente un angioletto, proteggendo, simbolicamente, la popolazione dal male. Come da tradizione la giornata è iniziata molto presto, alle sei e trenta del mattino, i fedeli più devoti si sono recati in chiesa per il canto dell’inno a San Michele e l’esposizione del tesoro del Santo, dopodiché è stata celebrata la Santa Messa.

Qualche ora dopo, uno dei momenti più antichi e suggestivi, la vestizione dell’angelo. Quest’ultima, ancora oggi, viene eseguita allo stesso modo di secoli fa, seguendo ogni passaggio, dall’indossare il prezioso vestito fino allo scambio della spada, il quale ha un rito tutto suo: il bambino che aveva indossato le vesti del Santo l’anno prima, accompagnato dalla banda musicale, ha il compito di andare verso l’abitazione del novello angelo e passarsi il testimone, per poi proseguire tutti insieme verso la Chiesa. Come ogni seconda domenica di maggio, ieri è avvenuto tutto questo, la novità, però, è che a rappresentare l’angelo non è stato un bambino, ma dopo secoli, per la prima volta, è stata una bambina, Luana Pandullo, ormai nella storia di questa tradizione. La messa solenne, svoltasi ametà mattinata, è stata celebrata dal ministro provinciale dei Frati Minori padre Antonio Ridolfi, il quale, visivamente emozionato, ha ricordato, durante l’omelia, che quando era poco più di un bambino sentiva sempre parlare di questa festa. Al termine della funzione religiosa, ha avuto inizio la sacra rappresentazione, la quale ha coinvolto ed emozionato tutta la folla che riempiva l’intera piazza, gremita come da tempo non accadeva.

“Un’emozione unica, che mancava ormai da troppo tempo – afferma un cittadino, e ancora – la felicità di riavere la nostra festa è grandissima”. Anche il meteo si è lasciato incantare dal famoso Volo dell’angelo, così tanto che, nonostante minacciasse un temporale, la pioggia non è caduta, bensì, al momento del duello, quando il bene ha vinto sul male, un raggio di sole ha squarciato il cielo; solo in un secondo momento, quando la statua di San Michele era ormai tornata nella sua dimora, ha iniziato a piovere. La devozione e l’amore che si respirava nell’aria è inspiegabile, la tanta attesa degli ultimi anni ha reso quel momento magico e allo stesso tempo liberatorio, come l’arrivo della primavera dopo un lungo inverno.