Di Andrea Orza
L’Antica Consonanza, ensemble di musica rinascimentale e barocca inaugura la presentazione del saggio storico “Paolo Grisignano, Priore della Scuola Medica Salernitana” dell’Autrice Vittoria Bonani presso l’Ordine dei Medici di Salerno. L’overture soave immette il gremito pubblico nella rarefatta atmosfera cinquecentesca della Scuola Medica Salernitana. Furono tempi emblematici in cui il dissenso sociale di Vittoria Colonna e Giulia Gonzaga era mosso dall’aspirazione alla fede più pura, una brama incomprensibile oggigiorno. Il Grisignano nel 1529 fu nominato Priore dell’Accademia. Cogliendo al volo le opportunità del mecenatismo principesco, contribuì al miglioramento didattico della classe dottorale e al progresso del Collegio di cui rappresentava la suprema autorità. Fu per questo acclamato ed emulato ma anche deriso dai colleghi di Montpellier. Il convegno viene quindi sollecitato al ragionamento sociale che sempre riesce ad istigare un racconto storico ben illustrato. (Forse) Inconsapevolmente la docente Bonani tramite la testimonianza dello scenario cosmopolita e il fervore accademico a cui si appella riesce ad intervenire nel discorso socioculturale odierno in contraddizione. “Godeva di molti privilegi e tratti formali esteriori. Indossava il birretum, copricapo accademico e un abito austero di colore nero o rosso, si cingeva infine con un’ampia cappa”, spiega l’Autrice nel documentario home-made sul Grisignano montato con sapienza archivistica, incantando i colleghi medici attraverso le suggestioni toponomastiche e le ricostruzioni dei costumi d’epoca. Si ringrazia per l’iniziativa il Presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri Giovanni D’Angelo, medico esemplare dall’inappagabile curiosità e impeccabile anfitrione. Rinfocolare l’interesse per le tematiche culturali oggi non è impresa da poco e riuscire a coinvolgere un pubblico eterogeneo è a dirla tutta una rarità. Tra i presenti al Convegno sfilano il Sindaco Vincenzo Napoli che partecipa al convegno commemorando la dipartita del professore Giuseppe Cacciatore avvenuta oggi. L’intervento mira a ricordare la solidarietà sociale oltre che accademica tra gli stanti. Proseguono le considerazioni del Presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali, Alfonso Andria. A seguire la chiosa di Alfonso Tortora responsabile del Dipartimento degli Studi Umanistici/DIPSUM e promotore del Centro di Ricerca Interdipartimentale ALTHEA-UNISA. Non mancano le postille della compagine museale con Gennaro Rispoli, direttore del Museo delle Arti Sanitarie e di Storia della Medicina di Napoli e l’artista salernitano Dino Vincenzo Patroni.