di Marco De Martino
VERONA – Davide Nicola (di nuovo) verso l’esonero. Stavolta però, dopo il disastro, l’ennesimo, perpetrato a Verona, dovrebbe essere la volta buona. Il presidente Danilo Iervolino fin dal triplice fischio del signor Valeri sta cercando il sostituto. Grazie ai buoni uffici turchi del ds De Sanctis il profilo giusto potrebbe giungere prioprio dal paese devastato dal terremoto. Con i campionati fermi a tempo indeterminato la possibilità di arrivare ad un trainer italiano è concreta: in lizza ci sono Vincenzo Montella, tecnico dell’Adana Demirspor, Francesco Farioli, allenatore dell’Alanyaspor ed Andrea Pirlo, trainer el Fatih Karagümrük. Sul mercato italiano ci sono sempre D’Aversa, Di Francesco e Semplici, contattati già qualche settimana fa dopo il primo esonero di Nicola. In mattinata la decisione definitiva.
LE PAROLE DI NICOLA Nell’immediato dopo partita Davide Nicola è apparso infuriato dopo la sconfitta, pesantissima, subita dalla Salernitana nello scontro diretto contro il Verona. Secondo il tecnico granata il pareggio era un risultato alla portata dei suoi che, dopo aver regalato un tempo agli avversari, hanno fallito almeno due ghiotte opportunità nel finale di gara per portare via un punto dal Bentegodi: “Secondo me –ha esordito Nicola- abbiamo fatto un primo tempo contratti, abbiamo concesso venti minuti iniziali al Verona. Era una partita da pareggio che si doveva portare a casa e che ci deve far innervosire, anche più di innervosire. L’errore di Piatek? Non mi soffermo mai sul singolo –ha aggiunto il trainer- le occasioni le abbiamo avute, non c’è stata la determinazione la cattiverai giusta, la sconfitta si accetta in altre partite ma non in questa perché il punto era alla nostra portata”. Nella ripresa alcuni correttivi tattici hanno consentito alla Salernitana si alzare il proprio baricentro e rendersi pericolosa dalle parti di Montipò: “Nel secondo tempo abbiamo giocato con il gusto di rischiare, sicuramente –ha spiegato Nicola- in alcune partite abbiamo concesso di più ma stasera dovevamo cercare di puntare via un punto perché quello era il punteggio meritato. In questo momento non ci gira molto bene, bisogna innervosirsi, continuare a pensare di voler fare non di più ma meglio, questa sconfitta deve lasciarci l’amaro in bocca e darci la spinta necessaria per fare il njostro percorso, questa è la serie A”. Secondo Nicola il problema della sua squadra è nella testa: “Quest’anno c’è una costante, ovvero che in alcune situazioni non siamo così determinati. A questo aggiungiamo qualche errore individuale, abbiamo provato soluzioni diverse ma questa è una costante che si sta verificando spesso in questa stagione. Questa –ha proseguito l’allenatore- è una squadra che mi piace, che ha delle qualità, che può raggiungere la salvezza ma è una squadra che deve riconoscere che queste sono partite in cui devi portare a casa un punto”. Ora la situazione si è maledettamente complicata per la Salernitana, con l’Hellas che ha dimezzato a 4 i punti di svantaggio dai granata: “Negli occhi dei miei giocatori –ha ammesso Nicola- c’è rammarico per non aver portato via un punto, siamo abituati a fare autocritica e sono dell’avviso che questa è una squadra che raggiungerà il suo obiettivo ma che non può vivere di una aspettativa che vada a limitarla nel suo rendimento. Ci sono momenti in cui vai meglio, altri in cui vai peggio. Meritavamo qualcosa in più stasera, non l’abbiamo fatto e dovremo cercare di farlo alla prossima occasione. Dobbiamo avere l’ambizione di portare via il massimo da ogni partita –ha concluso Nicola- portare via un punto sarebbe stato importante”. Un punto che probabilmente gli avrebbe salvato la panchina.