“E’ una storia vecchia che risale a quasi un anno fa. Al momento il fallimento della societa’ Ifil C&D s.r.l. non e’ stato dichiarato, quindi non si comprende come stia in vita un’indagine per bancarotta quando il presupposto del fallimento della societa’ manca”. E’ quanto dichiara all’Ansa l’avvocato Cecchino Cacciatore in merito alla vicenda che vede indagati per concorso in bancarotta fraudolenta Piero De Luca , figlio del sindaco di Salerno, e Mario Del Mese. Cacciatore difende proprio Mario Del Mese, che risulta indagato per evasione fiscale. L’inchiesta nata da una costola del crac Amato riguarderebbe alcuni lavori effettuati per la realizzazione della Cittadella Giudiziaria. Secondo l’ipotesi avanzata dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria Piero De Luca sarebbe stato un socio occulto della Ifil C&D che avrebbe ricevuto commesse anche per effettuare alcuni lavori in Piazza della Liberta’. “Posso parlare solo del mio assistito – conclude l’avvocato Cacciatore – quella apparsa oggi su alcuni quotidiani locali,e’ una notizia ripresa e rispolverata all’indomani del rinvio dell’udienza dinanzi alla sezione fallimentare relativa alla trattazione del fallimento della Ifil che e’ stata aggiornata al prossimo 27 novembre. Sull’argomento non chiedetemi nulla di piu'”
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