di Marta Naddei
Una partita che si gioca tutta sui chilometri e sui nervi. Le posizioni, tra gli “sfidanti”, sono ancora lontanissime. Nel mezzo i lavoratori della Sita che, oltre a non aver ancora percepito lo stipendio del mese di maggio, potrebbero – nel caso in cui le parti dovessero trovare un accordo – fare i conti con lo spettro degli esuberi. E’ ancora fumata nera dall’ennesimo incontro che si è tenuto, nel pomeriggio di ieri, presso la sede dell’assessorato regionale ai trasporti a Napoli per discutere della vertenza Sita Sud. Ancora una volta è il numero dei chilometri da inserire nell’accordo a tenere le parti ancora molto distanti e ognuna sulla propria posizione: da un lato l’azienda che chiede un accordo unico sulla base di 10 milioni e 738mila chilometri, senza distinzioni tra servizi minimi ed aggiuntivi; dall’altro la Regione Campania e le Province di Salerno, Napoli e Avellino che spingerebbero per la sottoscrizione di due accordi separati. Uno da 9 milioni e 300mila chilometri da considerare come servizi minimi, con il pagamento di un corrispettivo di 2,10 euro a chilometro e l’altro di circa un milione e mezzo di chilometri da valutare come servizi aggiuntivi e che l’azienda dovrebbe, in un certo senso, autofinanziarsi con i ricavi da traffico, ossia con la vendita dei biglietti. L’ipotesi di un duplice binario da percorrere, però, sarebbe poco conveniente all’azienda, ma soprattutto ai lavoratori: se la proprietà dovesse decidere di concentrare i servizi aggiuntivi solo nella fascia temporale che va da aprile ad ottobre – concomitante con l’arrivo dei turisti in Costiera – per il resto dell’anno ci sarebbe un esubero tra il personale. All’incontro con l’assessore regionale ai trasporti Sergio Vetrella ha preso parte il direttore di Sita Sud, Simone Spinosa che ha affermato di avere «l’impressione che si stia facendo il gioco delle tre carte: ancora una volta torniamo a casa senza un risultato soddisfacente per l’azienda e rassicurante per i dipendenti. Credo che saremo convocati nuovamente entro qualche giorno sperando che si arrivi ad un accordo definitivo perché andare avanti così non si può più». Vede, invece, il bicchiere mezzo pieno l’assessore provinciale ai trasporti di Salerno, Michele Cuozzo che pur sottolineando la distanza sul versante contratti, sottolinea che «il confronto si è tradotto in un piccolo passo in avanti. La convergenza è stata trovata nel capire la necessità di aumentare il corrispettivo perché il servizio della Sita è effettuato su un territorio difficile geograficamente. Occorre fare l’ultimo sforzo per risolvere il problema. Noi ce la stiamo mettendo tutta, ma mi auguro che tutti facciano la propria parte».