Andiamo avanti e lavoriamo per ristrutturare il partito. Sarebbe questa la richiesta giunta ai socialisti salernitani dopo la sconfitta elettorale. Ieri sera, presso la sede del Psi di Torrione, il segretario Enzo Maraio ha incontrato gli amministratori e militanti per analizzare il voto ottenuto e la sconfitta dello stesso Maraio, candidato in quello che doveva essere un collegio sicuro. Tra i socialisti non è mancato il malumore, molti hanno ribadito che la responsabilità è quasi totalmente del segretario dem Enrico Letta e, altrettanti, avrebbero chiesto di non rinunciare al simbolo di partito. Per ora, non sembrano esserci grosse conseguenze ma Maraio ha annunciato che a breve ci sarà il congresso nazionale che rimescola le carte. Proprio il segretario nazionale avrebbe ammesso che la sconfitta era abbastanza evidente, un risultato quasi scontato. Indubbiamente, Maraio è stato penalizzato anche dalla scelta di candidarsi a Roma, scelta necessaria perchè – come confermato nel corso dell’incontro con Piero De Luca – a Salerno non c’era questa possibilità. Ora, si riparte da una delle sconfitte più dure della storia per prepararsi alle prossime competizioni elettorali e dimostrare, anche agli alleati, che il partito – con il suo bagaglio di voti – può avere un ruolo centrale nella coalizione di centrosinistra. Nei prossimi giorni potrebbe esserci già un primo confronto con il segretario nazionale del Pd, Enrico Letta, in attesa del congresso nazionale.
di Erika Noschese