di Arturo Calabrese
A distanza di cinque mesi dalla sua uscita di scena come sindaco di Agropoli, Adamo Coppola rompe il silenzio e presenta ufficialmente la sua vicinanza a Fratelli d’Italia. Lo farà mercoledì 21 settembre alle ore 19.00 ad Agropoli in una serata dal titolo “Per un nuovo inizio” con ospiti Claudio Pignataro, commissario cittadino di FdI, e Edmondo Cirielli, candidato alla Camera dei Deputati per il partito di Giorgia Meloni. «La maggioranza dei cittadini ha una idea della politica negativa. La mia storia personale in questo mondo mi ha insegnato che per certi aspetti è vero – dice l’ex primo cittadino – ho vissuto l’esperienza amministrativa con passione, rispetto, fiducia incondizionata nei miei interlocutori, volendo ingenuamente credere nei rapporti umani positivi. Sapete tutti come sono stato ripagato! Confesso di essere rimasto fortemente deluso e tutto questo mi ha indotto ad allontanarmi – aggiunge – in fondo la mia amministrazione, pur ammettendo alcuni errori, ha gestito bene situazioni complicate come il Covid e preparato la nostra città a ricevere molti milioni di euro di finanziamento! Credo che avrebbe meritato di essere giudicata dai suoi cittadini – prosegue – nella vita il tempo risana le amarezze ed oggi ho voglia di mettermi ancora a disposizione della mia comunità, senza rancore, ma con lo stesso entusiasmo di sempre, partecipando a costruire un nuovo progetto politico. “Un nuovo inizio” non più nelle fila del Partito Democratico, che a mio avviso ha perso la visione dei bisogni dei cittadini, preferendo un approccio autoreferenziale e di salvaguardia solo dei posti di potere».
La storia politica di Coppola
Nato dal punto di vista politico in Forza Italia, un giovane Coppola militava nel partito di Silvio Berlusconi e tante sono state le battaglie portate avanti come attivista cittadino. Con l’avvento di Franco Alfieri ad Agropoli, ormai oltre 15 anni fa, Coppola si è avvicinato al Partito Democratico, la casa dove ha vissuto negli ultimi tempi e per il quale è stato sindaco dal 2017 al 2022. Una storia che lo ha visto molto attivo nella promozione del Pd negli anni, arrivando ad ospitare ad Agropoli nomi illustri del partito. La vicenda dell’ospedale, tra le altre, lo ha portato ad essere sempre presente alle varie inaugurazioni, poi rivelatesi vuote, concretizzate nelle passerelle di Vincenzo De Luca o di altri candidati. Lo stesso Franco Alfieri, di cui Coppola è stato delfino, ha ricevuto l’appoggio nella fallimentare campagna elettorale per la Camera nel 2018. Il sogno sfumato dell’attuale sindaco di Capaccio Paestum, da parte dello stesso, ha avuto un capro espiatorio nella figura proprio di Adamo Coppola, “reo” di non essere stato capace di portare abbastanza voti alla causa. Lo strappo si consumò allora, nonostante i sorrisi e i continui contatti tra i due ex amici.
Il tradimento del Partito Democratico
A pochi mesi dalla scadenza naturale del mandato, Coppola inizia a perdere pezzi della sua maggioranza. Il primo a lasciare fu l’attuale sindaco Roberto Antonio Mutalipassi che aveva già tradito il suo padre politico Massimo La Porta. Nel mese di aprile, poi, la maggior parte dei consiglieri si dimise e l’amministrazione Coppola cessò di esistere. L’ex sindaco, però, era convinto di volersi ricandidare, ma c’era da superare lo scoglio del simbolo. Durante una concitata riunione del partito provinciale, si decise di affidare il simbolo del Pd a Mutalipassi e fu la prima volta che un sindaco venisse messo alla porta in così malo modo. Coppola, poi, decise di non candidarsi e di stare fuori dal dibattito politico. Tante le voci che si rincorrevano su un contentino pensato apposta per lui, ma il passaggio a Fratelli d’Italia dissipa ogni dubbio. Coppola non ha ricevuto alcun incarico da parte del sistema politico locale in cambio del silenzio e di un passo di lato e l’ufficialità del suo avvicinamento a FdI ne è la più chiara testimonianza. Il tradito ex sindaco, dunque, non è più il gigante addormentato.mo