di Arturo Calabrese
“All’Italia serve competenza, responsabilità, senso del dovere oltre che rivendicazione dei propri diritti; serve gente che abbia un approccio pragmatico e non ideologico ai problemi; gente che abbia come metodo il confronto, anche duro ma rispettoso delle ragioni degli altri, e non lo scontro; gente che i problemi li vuole risolvere concretamente e non solo agitarli come strumento di propaganda per farsi dare astrattamente ragione”. È l’appello al voto dell’onorevole Maurizio Lupi, ieri a Salerno a sostegno dei candidati della lista Noi Moderati di Salerno. L’ex ministro ha incontrato elettori e simpatizzanti presso la sala Moka.
Caro bolletta, quale soluzione per aiutare le imprese e scongiurare il rischio di nuovi fallimenti?
“Un decreto ristori per rimborsare le imprese degli extra-costi, con la possibilità di utilizzare la programmazione dei fondi europei delle Regioni e dello Stato (come il Por-Fesr e i Fondi di Sviluppo e coesione) e quindi immediatamente utilizzabili, esattamente come fatto all’inizio della pandemia di Covid grazie a una direttiva della Von Der Leyen. Così non servono scostamenti di bilancio. Questo va fatto subito, poi sul lungo periodo bisogna ragionare seriamente sul nostro mix energetico: rinnovabili certamente (eolico, solare e idroelettrico), ma non solo, estraiamo il gas di cui è pieno l’Adriatico, installiamo i rigassificatori, e torniamo a investire sul nucleare, ormai sicuro e ambientalmente pulito, il Giappone – dove pur c’è stato l’incidente di Fukushima – ha riaperto 17 centrali nucleari e ne sta costruendo di nuove. La Francia pure, la Germania sta tornando indietro sulla decisione di chiudere le sue, la Croazia raddoppia quella già funzionante sul confine con l’Italia… In tutto il mondo si stanno costruendo 52 nuove centrali nucleari. L’obiezione, oltre a quella dell’ambientalismo ideologico, è che ci vogliono soldi e tempo. Certo, ma se non iniziamo mai quello dell’indipendenza energetica, o almeno della non totale dipendenza dall’estero per avere luce, riscaldamento ed energia per le imprese, resterà sempre e solo un sogno”.
Diversi comuni, soprattutto delle aree interne, non sono raggiunti neanche della linea internet. Questo favorisce sicuramente lo spopolamento…
“È un problema che ho presentissimo, la copertura dei piccoli comuni è indispensabile, a maggior ragione dopo l’esperienza della pandemia che ci ha fatto ulteriormente scoprire l’importanza della telemedicina. Da ministro ne parlai a lungo con i dirigenti di Enel e fu allora che partì l’esperimento in Valtellina perché la rete raggiungesse tutti i borghi. Lì ha funzionato, ed è un modello replicabile”.
Appello al voto: perché scegliere la lista Noi Moderati?
“Perché all’Italia serve competenza, responsabilità, senso del dovere oltre che rivendicazione dei propri diritti; serve gente che abbia un approccio pragmatico e non ideologico ai problemi; gente che abbia come metodo il confronto, anche duro ma rispettoso delle ragioni degli altri, e non lo scontro; gente che i problemi li vuole risolvere concretamente e non solo agitarli come strumento di propaganda per farsi dare astrattamente ragione; gente che sa che la strada per il benessere delle persone e delle famiglie non è l’assistenzialismo di stato ma il lavoro, e che bisogna sostenere chi lo crea, le imprese; gente che conosce la storia del nostro Paese, fatta di solidarietà, di aiuto a chi fa fatica; gente che non agita miraggi rivoluzionari ma riforme realizzabili. Le donne e gli uomini così in Italia sono tantissimi, negli ultimi anni si sono spesso rifugiati nell’astensionismo e cercano qualcuno che li rappresenti: Noi Moderati”.