di Arturo Calabrese
Appelli, lamentele, richieste di maggiori controllo non servono a nulla: Agropoli è ancora preda di malviventi. Continuano infatti i furti nelle auto posteggiate a San Marco o a Trentova. I delinquenti agiscono in pochissimo tempo, aprendo le auto con effrazione degli sportelli o addirittura infrangendo i vetri. Lo scopo è portare via dall’abitacolo il contenuto qualunque sia il valore dello stesso. Ultimo episodio, e tale lo è solo per semplice ordine temporale, è accaduto nel parcheggio esterno di un rinomato lido agropolese. Vittime del furto sono stati dei villeggianti che si sono visti sottratte le valigie contenute all’interno del veicolo. Il furto di una o più valigie fa pensare ad una banda organizzata che sa bene come dileguarsi in poco tempo con grandi carichi e soprattutto come farli sparire. Operazioni, dunque, ben studiate per le quali vengono valutate con dovizia scientifica anche le vittime. I turisti in questione, scoperto il furto, hanno ovviamente denunciato il tutto alle forze dell’ordine per poi lanciare un appello sui social network. «Non ci interessa chi sia stato – scrive la coppia – ma vorremmo che chi di dovere ci restituisca almeno i documenti e alcuni oggetti che per noi hanno un valore intrinseco». Loro malgrado, i turisti hanno portato pubblicità negativa sui gruppi facebook e adesso rischiano seriamente una querela da parte di Palazzo di Città il cui scopo, come dichiarato a più riprese, è quello di preservare il buon nome e la rispettabilità di Agropoli. Episodi del genere si ripetono ormai continuamente e sono all’ordine del giorno, un fenomeno divenuto ormai endemico della città nel periodo estivo.
La scorsa settimana, la vittima fu un professionista dalla cui auto furono sottratti importanti documenti, poi fortunatamente ritrovati. Gli autori del gesto non si preoccupano di valutare il valore della refurtiva perché lo faranno un secondo momento quando avranno la possibilità di farlo in totale sicurezza e tranquillità. Altro episodio è stato registrato in un parcheggio che sorge alle spalle del Lungomare San Marco: vetri rotti, contenuto del veicolo sparito ma ritrovato poco lontano nella sterpaglia. Le forze dell’ordine cercano di limitare tali furti, ma monitorare un territorio così ampio con personale ridotto e con una popolazione praticamente decuplicata diventa impresa ardua. Da qui, la richiesta di residenti e turisti dell’installazione e dell’attivazione di altre videocamere con le quali sorvegliare alcune aree poco frequentate e isolate. «Venivamo sempre ad Agropoli – dice una famiglia di turisti altoatesini – l’anno scorso abbiamo trovato l’auto con un graffio sulla fiancata e quest’estate siamo stati persino derubati. Spiace ma non torneremo mai più – annunciano – eravamo affezionati ma adesso abbiamo paura. Andremo altrove». E mentre i turisti vanno via e i furti continuano, l’amministrazione si autocelebra dando la sensazione di non accorgersi di quando accade in città.