di Arturo Calabrese
Forza Italia continua a perdere pezzi. Dopo l’addio di Mara Carfagna e Rossella Sessa, lascia il partito anche la colonna portante salernitana Gigi Casciello. Lo fa con amarezza, stato d’animo che gli si legge negli occhi e nella voce per la fine di una lunga storia d’amore tra il deputato e il partito di Silvio Berlusconi.
Onorevole, perché questa decisione?
“Lascio dopo 28 anni di militanza. È stata una scelta dolorosa perché nel mio lungo impegno politico non è trascorso giorno in cui non ci sia stata lealtà e appartenenza ad un partito che è stato, grazie a Silvio Berlusconi al quale va tutta la mia gratitudine, il fondatore e la garanzia moderata di un centrodestra nuovo e diverso. Da tempo, ormai, vivevo uno stato di inquietudine e di disagio per le scelte del partito che sempre più condivideva le scelte dei sovranisti. ‘Chi non cambia mai idea, non cambierà mai nulla’, dice l’adagio ma non sono stato io a cambiare idea bensì Forza Italia a rinunciare alle proprie e spostarsi altrove”
Dove andrà adesso?
“Il ministro per il Sud Mara Carfagna sta lavorando proprio in questo senso: tracciare una strada per capire dove muoverci. Di sicuro abbiamo davanti a noi l’agenda di Mario Draghi e quindi non potremmo mai allearci con chi ha di fatto deciso la fine anzitempo del Governo. Non possiamo andare con Fratelli d’Italia o con la Lega, ma nemmeno con Giuseppe Conte e i 5 Stelle. Mettere fine al Governo guidato da Draghi è stata una scelta scellerata perché non dobbiamo dimenticare che poco lontano da casa abbiamo una guerra in corso, che a causa di essa i prezzi sono alle stelle, che le aziende faticano, che il carrello della spesa è sempre più costoso, che la pandemia non è ancora alle spalle. Chi ha deciso questo non può dunque essere un nostro alleato. Insieme al ministro stiamo valutando il da farsi e quali alleanze stringere. Tutto è in divenire, ma di certo c’è con chi non ci alleeremo”.
Dunque Lei segue Mara Carfagna…
“Non può essere altrimenti: grazie al suo lavoro, il Meridione è riuscito ad uscire dalla trappola della spesa storica ed oggi può contare su oltre il 40% dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Un grande risultato, oserei dire storico, così come lo sono, a titolo di esempio, i risultati che si stanno ottenendo con i Contratti istituzionali di sviluppo, con interventi sempre immediati del governo e del ministro Carfagna in ogni emergenza, pensiamo alla baraccopoli di Messina, i fondi per l’istruzione al Sud pari al 40,8%, l’attività per il nuovo riparto finanziario di circa 200 milioni di euro di risorse nazionali disponibili per la Strategia Nazionale Aree Interne. Insomma, dal Ministero per il Sud è stato fatto tanto e tanto altro si sarebbe potuto fare se qualcuno non avesse deciso di staccare la spina”.
Anche lei ha fatto tanto. Rinnega qualcosa?
“Dobbiamo metterci sempre in discussione, questo è certo, ma posso dire di aver spinto per lo sblocco dei fondi per la metanizzazione del Cilento, per i circa 70 milioni della Fondovalle Calore. Ho combattuto per l’istituzione dell’Area Interna Sele – Tanagro. Sono stato tra i deputati con più presenze e più proposte alla Camera. Insomma ho onorato il ruolo concessomi dagli elettori che hanno premiato il mio costante impegno. Devo ringraziare ancora una volta il ministro perché senza il suo apporto il Sud non avrebbe avuto le tante opportunità che ha oggi. Tanto c’è da fare, ripeto, e per il poco tempo a disposizione verrà fatto”.
Onorevole Casciello, alla luce di quanto fatto: sarà impegnato nella prossima campagna elettorale?
“Sicuramente sarò al fianco di Mara Carfagna per ogni sua battaglia e condividerò ogni sua scelta. Sarò impegnato per dare il mio contributo alla causa e lavorerò affinché ciò che sarà l’alleanza o soggetto politico possa raggiungere i risultati a cui eravamo abituati. Non so se sarò candidato e non posso sciogliere la riserva, ma di certo non mi tirerò indietro qualora ciò dovesse servire”.