Asl, borse di studio per progetti ignoti - Le Cronache
Cronaca

Asl, borse di studio per progetti ignoti

Asl, borse di studio per progetti ignoti

Circa 172mila euro. A tanto ammonta la somma che l’Asl di Salerno liquida in borse di studio senza specificare le misure dei progetti regionali che afferiscono e si regalano ai soliti soggetti amministrativi la somma netta ciascuna di 4.000 se non addirittura 5.000 euro netti nello stipendio di luglio. La determina, infatti, è tutto tranne che chiara: si parla, nei provvedimenti “di prendere atto dei provvedimenti adottati dai Responsabili delle diverse progettuali che attestano che i borsisti interessati stanno eseguendo le attività collegate ai progetti approvati con le procedure previste e chiedono di liquidare quanto loro spettante” e di “Imputare sui competenti conti l’importo lordo di € 226.783,13 con trattenute di € 53.851,13 per un netto di € 172.932,00”. Unico chiarimento riguarda le linee progettuali adottate dalla Regione Campania che prevedono l’assunzione di data manager la cui spesa ricade sulle voci costi del personale del piano finanziario. “A conclusione delle procedure previste, si è provveduto alla nomina dei vincitori nonché ad approvare le graduatorie di merito delle selezioni per le varie borse di studio – si legge nella determina – Le spese complessive delle linee progettuali, onnicomprensive, trovano intera copertura con i fondi del D.C.A 134/2016 e successivo decreto dirigenziale n. 180 del 06/08/2018”. Ci si chiede, dunque, quali siano le attività svolte dai manager, con cospicui compensi economici perché, ed è giusto ricordarlo, sembrano essere sempre gli stessi soggetti i beneficiari di tali emolumenti. Ad oggi, neanche l’indagine della Corte dei Conti e della Procura ferma questi dirigenti che autorizzano tutto questo, senza alcuna spiegazione per i tanti lavoratori dell’azienda sanitaria locale che da tempo si trovano ad assistere a favoritismi e progetti mirati che non sembrano però concretizzarsi. Di tali attività, infatti, oggi non vi è alcuna traccia, nonostante le tante richieste di chiarimento che sarebbero giunte al direttore generale.