Giuseppe D’Oria: “Gpl, niente razionamento Sul gas c'è speculazione” - Le Cronache
Cronaca

Giuseppe D’Oria: “Gpl, niente razionamento Sul gas c’è speculazione”

Giuseppe D’Oria: “Gpl, niente razionamento Sul gas c’è speculazione”

Di Andrea Orza

 

 

 

Giuseppe D’Oria è il titolare e il direttore della Goldengas, una realtà regionale radicata a Battipaglia e sorta nel 1965. Oggi con orgoglio è tra i primi 10 operatori italiani nel settore GPL, mostrandosi capace di seguire i repentini cambiamenti nel mercato del gas. “Agli italiani va bene tutto fin quando possono mettere un piatto a tavola!”, dichiara con sospetto d’Oria, che ha tutta l’aria di chi conosce i suoi polli. Non sarà l’ennesima simulazione mediatica che ha trovato l’appoggio di un popolo indolente e ancora maldestro nel farsi rispettare?

 

Cosa c’è da dire sul GPL?

 

“No, non ci sarà un razionamento. Ma voglio approfittare di questo spazio concesso per dire quello che penso come dirigente della Goldengas, quindi anzitutto come coordinatore di un’azienda esperta nel suo settore. Da oltre 50 anni siamo stati capaci di comprendere le ragioni del cliente e dell’amministrazione ma oggi mi sembra che la situazione stia prendendo una postura sospetta. Mi riferisco a tutte le macchinazioni politiche e agli intrighi finanziari che approfittano del disagio diffuso su scala mondiale. Così, per noi che battiamo questa strada da molto tempo sappiamo riconoscere un disegno speculativo. È il caso di ragionare su quanto sta accadendo in maniera approfondita perché non ci si lasci suggestionare dai titoli di giornale.”

 

Come mai molti non danno peso ad una faccenda tanto delicata?

 

“L’aumento del gas attuale diventerà nel giro di pochi anni un vero “fatto storico” per molti aspetti incomprensibile. Accanto al transitorio incremento dei prezzi ricorderemo anche la perdita di certi valori. Mi permetto di esprimermi in questi termini ed entrare nel merito di una questione apparentemente non mia perché il mio mestiere mi vede coinvolto con un pubblico eterogeneo. Ho notato come venga data la priorità al superfluo ponendo in secondo piano anche beni essenziali come appunto il gas. Le ragioni di tale spostamento non sono da cercare solo nel settore economico ma, un quadro socialmente tarmato come questo si può comprendere solo tenendo conto di una visione d’insieme.”

 

 

È possibile contrastare gli avvoltoi politici che tirano sempre la corda?

 

“Il sogno dell’italiano medio sembra essere ancora l’arrivo di un generico salvatore che venga in soccorso senza che lui stesso debba assumersi la responsabilità. Molte volte basta anche un capro espiatorio per alleviare il senso di una colpa attribuibile solo alla codardia. Ammiro molto il popolo francese perché checchè se ne dica sanno “manifestare” e farsi rispettare da chi li governa. In Italia invece, solo pochi cani sciolti dall’intelletto onesto. L’ondata post-covid ha portato una buona dose di ambiguità sui risvolti futuri. In situazioni simili bisogna rimboccarsi le maniche per cambiare le cose. In particolare, l’aumento del gas è solo uno dei tanti indizi che devono condurre al cuore del problema, individuabile intorno alla tipica riluttanza al sacrificio, un prodotto tutto italiano.”