di Monica De Santis
Si è tenuto mercoledì mattina a Palazzo di Città un primo e proficuo incontro con i direttori dei musei coinvolti nella seconda fase salernitani sia comunali, che provinciali che privati, inseriti nel progetto Salerno Musei in Rete, percorso di progettazione per l’accesso ai contributi a sostegno degli interventi, delle attività e dei servizi finalizzati allo sviluppo, alla promozione e alla valorizzazione dei musei cittadini, messo in atto proprio dal Comune di Salerno, lo scorso anno dall’allora assessore alla cultura, oggi consigliera comunale, Antonio Willburger. All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli e Ledo Prato, segretario nazionale Cidac e responsabile del progetto. “È indispensabile avere una visione complessiva delle disponibilità culturale della nostra città – ha dichiarato il Sindaco Napoli – Noi con Ledo Prato e con l’associazione da lui diretta stiamo curando da tempo, un’indagine sulla valorizzazione dei nostri beni museali, oltre che paesaggistici e culturali. Abbiamo convocato mercoledì tutti i responsabili dei vari musei attivi sul nostro territorio per iniziare questo lavoro di messa in rete e fare squadra, per fare in modo che ci sia un’offerta leggibile e coerente. Questo progetto ci consente di mettere in rete le tante realtà del territorio per garantire a cittadini e visitatori un’offerta culturale ragionata e coerente e far conoscere loro le tante bellezze, anche nascoste e poco conosciute, del nostro patrimonio. – ha spiegato ancora il sindaco Napoli – Dobbiamo lavorare anche per far acquisire per prima ai nostri concittadini la consapevolezza dei beni che sono custoditi nella nostra città. Ne cito uno per tutti, il Museo Diocesano che raccoglie la più importante collezione di avori medievali, con le incisioni del vecchio e del nuovo testamento. Questo progetto sarà utile per far conoscere tutto a tutti e per dare delle indicazioni anche dal punto di vista della segnaletica e della cartellonistica e fare in modo che ci sia una coerenza tra le varie membra sparse delle nostre strutture museali in modo tale che si possa fare un giro ragionato.” Quello di mercoledì, dunque è stato un primo, decisivo passo volto alla promozione di una azione di consolidamento e sviluppo dell’offerta culturale basata sulla volontà di mettere a sistema il patrimonio museale diffuso sul territorio comunale. Il progetto, adottato e co-finanziato dalla Regione Campania, ha inteso stimolare la creazione di una comunità museale di pratica, lavorare all’innalzamento degli standard dei servizi al pubblico, operare alla qualificazione e all’integrazione dell’offerta culturale, anche in funzione delle linee guida del Sistema Museale Nazionale promosso dal MiC. Il sindaco Napoli inoltre ha spiegato che tra i primi obiettivi da raggiungere con la rete dei Musei è quello di prevedere delle aperture giornaliere e con una fascia oraria continuativa per tutti i luoghi… “E’ fondamentale che questi luoghi di cultura siano sempre aperti e fruibili non solo ai cittadini ma anche ai turisti che arrivano nella nostra città. Come è fondamentale prevedere una card che dia la possibilità di accedere a tutti i musei pagando un solo biglietto d’ingresso. Su questo sicuramente lavoreremo sin da subito”. Sono quindici i musei coinvolti: Museo Città Creativa, Museo Roberto Papi, Giardino della Minerva, Museo Diocesano, Museo Archeologico Provinciale, Pinacoteca Provinciale, Area Archeologica di Fratte, Castello Arechi, Collezione Ceramiche Alfonso Tafuri, Museo dello Sbarco e Salerno Capitale, Museo Virtuale Scuola Medica Salernitana, Fondazione Ebris, Museo del Presepe a Peppe Natella, Complesso Monumentale di San Pietro a Corte, Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano. A margine dell’incontro il sindaco ha anche parlato della Scuola Medica Salernitana e della Candidatura a patrimonio immateriale dell’Unesco, anche questo progetto avviato lo scorso anno dall’assessorato alla cultura e che, come confermato dal primo cittadino sta procedendo… “Il dossier sulla Scuola Medica Salernitana, da presentare all’Unesco è in corso di ultimazione. Credo che sia una cosa alla nostra portata. Credo che sia evidente che la Scuola Medica Salernitana, meriti questo riconoscimento, lo stiamo sostenendo e lo continueremo a sostenere e fa parte anche di questo ragionamento più generale, che vede coinvoti i musei cittadini, della quale la Scuola Medica Salernitana è un’appendice importantissima”.