di Pina Ferro
Udienze dinanzi ai giudici monocratici: il presidente del Tribunale di Salerno, Giuseppe Ciampa recepisce le istanze dei penalisti e avvocati salernitani e detta regole rigide per evitare affollamenti nelle aule o dinanzi alle stesse.
Nei giorni scorsi i penalisti salernitani erano stati chiari nelle loro richieste ed avevano annunciato di essere pronti all’astensione dalle udienze se non sarebbero stati messi dei paletti fermi tesi a salvaguardare la salute di tutti in questo particolare periodo.
Nella giornata di ieri il presidente del Tribunale ha inviato una nota al presidente della Corte di Appello, al Procuratore della Repubblica, al presidente Coa (Consiglio Ordine Avvocato), al presidente della Camera penale, ai presidenti di sezione e Giudici togati ed onorari, ai Giudici di Pace di Salerno e degli altri uffici del circondario, al. Direttore amministrativo ed al personale amministrativo, ai Sindacati e Rsu e al presidente della locale Anm
“Per tutto il mese di gennaio – scrive il presidente del Tribunale di Salerno Giuseppe Ciampa – i giudici monocratici nella gestione delle udienze devono attenersi al rigoroso rispetto delle Raccomandazioni vigenti che limitano a 20 il numero massimo di processi da trattare in udienza;
Trattandosi di tetto massimo viene rimessa alla valutazione del singolo Giudice procedente, cui spetta la concreta valutazione del rischio, la possibilità di ridurre ulteriormente il numero delle cause da trattare entro il limite di 15, ove non sia consentito un esercizio concreto dell’attività lavorativa compatibile con il rispetto degli obblighi di distanziamento e con l’adozione di tutte le cautele necessarie per impedire sovraffollamenti dentro e fuori l’aula. I processi eccedenti o non trattabili, nel caso in cui non siano già stati indicati negli elenchi come da rinviare, dovranno essere differiti in udienza in prima fascia oraria. Lo svolgimento delle udienze di discussione orale dovrà essere sempre organizzato in ultima fascia.
Si invitano tutti i Giudici al rispetto rigoroso degli orari di inizio e delle relative fasce di trattazione per evitare rischi di sovrapposizioni di parti, testi e difensori”
nella nota contenente le raccomandazioni da tener presente, il presidente del tribunale spiega: “Come è noto lo stato di emergenza sanitaria è stato prorogato al 31.12.2022. L’intensa campagna vaccinale ha sin qui consentito di evitare nuove generalizzate chiusure per la minore pressione che il Covid ha prodotto negli ultimi 9 mesi sull’intero sistema sanitario nazionale con particolare riferimento ai ricoveri ed alle terapie intensive. Per volontà legislativa, dunque, l’attività giudiziaria deve oggi proseguire il proprio corso naturale, non disponendo più questa Presidenza dei poteri inibitori straordinariamente concessi nella prima fase dell’emergenza, di tal che la richiesta di adottare le misure di cui al protocollo della prima fase Covid non rientra nelle proprie attribuzioni attuali. Le prerogative datoriali consentono solo di dettare raccomandazioni tese a contenere e limitare il rischio di contagi del personale “in occasione di lavoro” fonte di responsabilità dovendo l’attività ordinaria svolgersi tenendo conto del flusso giornaliero di presenze in tribunale (già contingentato negli ingressi contemporanei in conformità delle prescrizione dell’Autorità sanitaria regionale) e degli ambienti (aule ) concretamente a disposizione per lo svolgimento delle udienze. L’attività giudiziaria non può mai svolgersi in condizioni di azzardo sanitario mettendo in pericolo operatori ed utenza. Giova sul punto evidenziare, che dalla relazione tecnica del 25.8.2021 del responsabile del servizio di prevenzione e protezione Della Monica, emerge che l’utilizzo delle aule al piano terra pur in assenza di sistemi di areazione diretta, soluzione ritenuta non praticabile, risulta coerente con la normativa sanitaria essendo l’attuale sistema di aereazione forzata indiretta senza ricircolo idoneo ad escludere il pericolo di contagi, purché i soggetti presenti in contemporaneità siano muniti dei presidi di protezione ed abbiano a disposizione adeguati spazi di distanziamento calcolati, mediamente, in 5 mq per ogni individuo. Trattasi di limiti all’esercizio dell’attività ordinaria in condizioni di sicurezza la cui gestione non può che essere rimessa al Giudice che dirige l’udienza. Analogamente la recente ulteriore estensione degli obblighi di green pass per l’accesso in tribunale, con la sola esclusione di parti, imputati e testimoni, costituisce ulteriore presidio in favore della maggiore sicurezza possibile degli ambienti di lavoro. Infine le periodiche tamponature cui viene sottoposto il personale amministrativo e giudiziario contribuisce ulteriormente al miglioramento delle condizioni di sicurezza sanitaria. Vigono al momento in Tribunale le Raccomandazioni sul numero dei processi da trattare del 31 maggio 2021 L’avvocatura non ha segnalato criticità con riguardo alle udienze davanti al Gup ed al collegio, chiedendo un intervento limitatamente alle sole udienze monocratiche. Giova precisare che le indicate raccomandazioni prevedono un numero massimo di processi monocratici da trattare in udienza che è già di per se inferiore del 20% rispetto a quello del Tribunale limitrofo di Nocera Inferiore ( 20 processi contro 25) che, dunque, nello specifico non può costituire, dal punto di vista del rigore sanitario, un utile riferimento comparativo”.