Buona la prima per l’avvocato Michele Sarno, candidato sindaco per la città di Salerno che, ieri sera, ha dato il via alla sua campagna elettorale. Un vero e proprio bagno di folla, in piazza Caduti di Brescia, in presenza – tra gli altri – dei dirigenti di partito, consiglieri uscenti e candidati al consiglio comunale. Sarno, non a caso ha scelto la zona orientale. Pastena è, infatti, il quartiere in cui Sarno è nato e cresciuto, dove ha il suo studio, punto di riferimento per tanti salernitani e non solo. “Questa sera inizio dalla zona orientale, sono figlio di questa comunità, parte di questo territorio a cui devo restituire qualcosa. Non voglio più ascoltare quella frase che mostrava il degrado di una comunità e Pastena deve pretendere la sua centralità così come tutti i quartieri della città capoluogo – ha dichiarato il candidato sindaco – È alla periferia che chiedo di fare arrivare forte la voce di un’alternativa, un cambiamento. L’attuale sindaco di Salerno, accompagnato dal suo sponsor, ci ha raccontato una serie di interventi da realizzare ma ci hanno ingannato, ci hanno mostrato qualcosa che forse non era degno di attenzione ma ora lo è, per la campagna elettorale”. Sarno punta il dito contro l’amministrazione comunale per opere promesse e mai realizzate, come l’aeroporto: “Ad ogni campagna elettorale, De Luca arriva in città per parlare dell’aeroporto, ci sono progetti che dovevano essere realizzati nell’arco di un triennio ma nessuno ha visto la luce e rispetto a queste falsità dobbiamo intervenire. Questa non è una città che ha bisogno di fontane o rotatorie ma di interventi seri”. Sarno ha acceso i riflettori anche sulle gare di prossima realizzazione, quelle già aggiudicate ma con interventi mai partiti: “Questa è la città della bugia, dell’isola che non c’è e noi abbiamo un sindaco che non c’è. Io rivendico con orgoglio le mie radici, chi realmente sono. Io appartenevo ai poveri ai quali nessuno doveva dare nulla. Sono sceso in campo perché voglio difendere le persone umili, deve vincere la meritocrazia – ha infatti dichiarato – Io ho voglio immaginare che i nostri figli vadano via per trovare fortuna. Dobbiamo ribellarci ad un sistema che ci opprime che ha creato le condizioni che un diritto è diventato una cortesia. Io voglio mantenere i posti di lavoro ma se in questa città ci sono famiglie dove lavorano cinque persone e ci sono famiglie dove non lavora nessuno io sono dalla parte di chi non lavora nessuno, con me i cittadini avranno diritti. Io sto con i salernitani, con la mia città. Vorrei che questa città recuperasse il coraggio. Il scendo in campo perché amo la mia città. Sono in campo per restituire la dignità che ci è stata sottratta”. E, inevitabilmente, il riferimento a piazza della Libertà che dovrà essere inaugurata il prossimo 21 settembre ma, ad oggi, non si conoscono i risultati delle prove di carico: “Adesso inaugurano piazza della Libertà, non sappiamo neanche se sono stati fatti i dovuti interventi per la verifica della sicurezza e invece inaugurano il 21, negazione del senso della storia e delle tradizioni e a queste persone che ci dicevano Salerno è mia e io la difendo e ho capito il perché: hanno trattato la città come se fosse cosa loro, il Comune è la casa di tutti – ha detto – Due volte al mese senza appuntamento i cittadini potranno entrare senza appuntamento”. Il presidente emerito della Camera Penale non ha mai citato Vincenzo Napoli (ricandidato per il centrosinistra) parlando sempre di “attuale sindaco accompagnato dal suo sponsor (De Luca)” e neanche gli altri avversari. Ma ha sottolineato ripetutamente nel suo discorso: “Siamo noi la vera alternativa”. Presenti, in piazza, alcuni tifosi della Salernitana e Raffaele il Vikingo. Ed è a loro che il candidato sindaco, sostenuto dai partiti del centrodestra che ha ritrovato l’unità dopo anni di spaccature interne si è rivolto: “Tutti i tifosi hanno il diritto di vivere la Salernitana, accedere allo stadio ma senza l’attivazione dei tornelli risulta difficile. La prima in casa, a livello di interventi allo stadio, non è stata soddisfacente perchè neanche le luci erano state potenziate”. Da qui, l’intervento per coinvolgere al massimo soprattutto gli sport minori: “Va prestata grande attenzione per gli sport minori, individuando palestre a disposizione della nostra collettività altrimenti la nostra città non riparte, gli impianti sportivi devono essere accessibili a tutti, non possiamo concedere spazi e strutture solo agli amici di”, ha infatti ribadito Sarno. La folla non ha risparmiato applausi e, al termine del comizio d’apertura, molti si sono complimentati con Sarno per la decisione di scendere in campo.
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