SALERNO – Granata contro domenica prossima in una sfida inedita, nello stadio grande Torino, ma certamente affascinante. Ecco Torino contro Salernitana, possiamo dire la <gara> quella che aspetta certamente di vedere Gian Piero Ventura, ex allenatore granata sponda Toro dal 2011 al 2016 prima di sedere, poi, sulla panchina granata della Salernitana nella stagione 2019 – 2020. Una domanda secca al tecnico: che sensazioni proverà, Ventura, vedendo questa partita nel campionato di serie A? Si ferma un attimo poi dice: “Innanzitutto la vedrò in televisione visto mi sento legato alle due società per i miei trascorsi, Torino e Salernitana hanno obiettivi diversi in questo campionato anche se entrambe, al momento, sono a zero punti in classifica dopo due partite. Il Toro leggo che ha completato la squadra ed anche la Salernitana con gli ultimi arrivi si è rafforzata notevolmente. Mi chiede se tiferò per l’una o per l’altra? Assolutamente per nessuna delle due, lo dico subito. Spero solo che mi possa divertire assistendo ad un incontro di spessore tra due buone squadre”. E’ il solito Ventura quello che raggiungiamo telefonicamente a Bari. Disponibile sempre con noi giornalisti, mai banale nelle risposte, davvero un signore d’altri tempi. Aggiunge: “Mi ha trovato per caso, sono in partenza proprio per Salerno per sbrigare alcune commissioni, Poi ritornerò in Puglia, Sono sempre felice di tornare nella vostra città. Sono stato bene e naturalmente mi ha fatto piacere vedere la Salernitana in serie A dopo l’eccezionale campionato dello scorso anno” Un torneo di B eccellente, mister, ma poi quello di A non è iniziato bene con le due sconfitte a Bologna ed in casa con la Roma? “Ci può stare perchè la Salernitana era ancora in fase di costruzione e deve capire la categoria nella quale gioca. Inoltre non doveva fare punti certamente con squadre come la Roma che faranno, con altre compagini di prima fascia, un campionato a parte, diverso da quello che attende la Salernitana. La squadra granata si giocherà le sue carte per la permanenza in A con squadre che sono alla sua portata. Ed in serie A ce ne sono tante come la Salernitana” E’ arrivato Franck Ribery, grande calciatore che h scatenato l’entusiasmo dei tifosi. Le chiedo: secondo lei la passione in un calciatore di 38 anni come il francese ci potrà essere anche in questa avventura a Salerno? “Innanzitutto mi permetta di fare i complimenti al direttore per il grande colpo che ha fatto. Fabiani tra mille difficoltà visto che ci sono con quei problemi societari non di poco conto ha interpretato il suo ruolo con grande acume. Ed è un merito grandissimo. Poi tornando alla sua domanda dico che la passione c’è e ci sarà, vedrete, perchè parliamo di un grande campione che ha dato sempre il massimo ovunque abbia giocato e l’anno scorso a Firenze è stato determinante per il bel campionato dei viola. Dunque in una piazza calda come Salerno, con i tifosi che la squadra si ritroverà a fianco, farà qualcosa di eccezionale” Come gli altri acquisti che sono arrivati sia dopo la chiusura del calciomercato che prima? “Certamente visto che non si può discutere un calciatore come Simy che lo scorso anno ha realizzato 20 gol a Crotone o come i due ragazzi dell’Atalanta Zortea e Ruggeri e lo stesso Galdiolo. E poi non dimentichiamoci che in attacco calciatori come Djuric o Bonazzoli sono elementi di grande spessore e che saranno utili a Castori” Ha qualche rimpianto per la sua stagione sulla panchina della Salernitana che non si è conclusa con la conquista dei play off? “E’ stato quello un anno particolare con lo stop per il look down che ha frenato un pò tutto nei tre mesi che non si è giocato. Veda, mi era stato chiesto di migliorare il risultato del torneo precedente finito con la disputa del play out. Credo che ci sono riuscito e anche di aver seminato bene perchè, poi, è arrivata la promozione in serie A con Castori. Pura coincidenza è vero ma c’è stata…” Quarantacinque anni in panchina. Una vita, tante società che con lei in panchina hanno vinto campionati. Ci dica mister ma c’è ancora in lei la voglia di ritornare in panchina dopo questo anno sabbatico? “Guardi il calcio è la mia vita. Dopo Salerno c’è stato un momento di stanchezza mentale ed ho preferito fermarmi un attimo. Le dico anche che ho avuto due, tre proposte che non ho preso in considerazione. La voglia di campo c’è sempre, come quando ho iniziato anni fa. E spero di tornare presto in pista” Magari in un club di serie A? “Non metto mai limiti alla provvidenza. Spero con tutto il cuore che questa mia passione vada avanti ancora per tanto tempo”. Un pensiero finale per i tifosi della Salernitana che la ricordano sempre con grande affetto? “Ritorno alle parole iniziali. Salerno è una grande piazza, ha una tifoseria eccezionale. Peccato che la pandemia li abbia allontanati dallo stadio proprio quando c’ero io. Ora stanno tornando, sono tornati in pochi rispetto agli anni scorsi per il covid ma certamente saranno loro il valore aggiunto di questa Salernitana che lo dico con grande convinzione riuscirà a mantenere la serie A”.
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