Salvare il Vicolo della Neve. Da giorni, da quando si è diffusa la notizia della chiusura dello storico ristorante non si parla d’altro. Sui Social, attraverso i mezzi d’informazione e per strada, soprattutto nel centro storico, luogo dove il locale aveva sede. Ma il Vicolo della Neve è diventato anche argomento di discussione a Palazzo di città e negli uffici della sovrintendentenza. Nei giorni scorsi ad occuparsi della chiusura del noto ristorante fu l’assessore alle attività produttive Dario Loffredo che amareggiato per l’ennesima attività che sparisce in città ha comunque è giustamente precisato che l’amministrazione comunale nulla poteva per evitarlo, a differenza di chi ha detto il contrario addossando tutte le colpe al Comune. Oggi a parlare del Vicolo della Neve è l’assessore alla cultura Antonia Willburger, la quale su sollecitazione di molti, che hanno richiesto di salvaguardare le scritte ed i disegni sui muri interni al locale ad opera di Alfonso Gatto e l’insegna di Clemente Tafuri, ha contattato la sovrintendentenza ai beni culturali per valutare il dafarsi ma soprattutto capire se queste opere, non solo tanto care ai clienti, ma bellissime uniche e rare possano essere tutelate in qualche modo.
“Proprio stamattina, spiega la Willburger, ho parlato con la responsabile della sovrintendentenza ai beni culturali, chiedendo se vi fosse la possibilità non solo della salvaguardia di queste opere uniche, ma anche la salvaguardia della tradizione culinaria di quel locale. Abbiamo pensato di rivedere la mappatura dei negozi storici della città di Salerno, vedere quali di questi sono ancora aperti e quali sottoporre a vincolo. Ad esempio come è stato fatto per la cartolibreria Cirillo in via Da Procida, che è stata sottoposta a doppio vincolo da parte della sovrintendentenza. Un intervento questo che si spera di poter mettere in atto già dalla prossima settimana organizzando un primo incontro con la sovrintendentenza”.