di Monica De Santis
Ancora una volta sono entrati in azione i giovani componenti del gruppo Voglio un mondo pulito che un paio di giorni fa si sono recati a pulire il boschetto di San Benedetto a Faiano. Il tutto reso possibile anche grazie alla collaborazione di Umberto, un ragazzo del posto che, da tempo, ci sta mettendo l’anima nel ridare dignità a queste zone. La giornata trascorsa nel boschetto ha dato purtroppo i suoi frutti, purtroppo, perchè sono stati tanti i rifiuti raccolti dai giovani, quegli stessi rifiuti che invece si sperava di non trovare, quegli stessi rifiuti che si spera non si dovranno mai più raccogliere, perchè le persone finalmente impareranno a rispettare l’ambiente che li circonda. A raccontare la giornata trascorsa nel boschetto di San Benedetto, uno dei componenti del gruppo, Biagio De Simone… “Siamo stati in trasferta sul boschetto di San Benedetto, a Faiano. È una zona frequentata da diverse persone. Chi fa un picnic con la famiglia, chi si dedica allo sport oppure chi semplicemente vuole fare una passeggiata nella natura, in un angolo di verde a pochi passi dai paesi limitrofi. Eppure, nonostante ciò, non manca il degrado nella sua forma più esplicita: i rifiuti abbandonati. Arrivati lì abbiamo trovato di tutto: bottiglie di vetro, piatti e posate usa e getta, bottiglie di plastica, lattine di bibite, senza contare alcuni indumenti e tessuti praticamente seppelliti nel terreno dal tempo. È sempre triste Per quanto siamo ormai abituati a questi scenari, è sempre triste. È sempre triste vedere come una zona così verde ed innocente venga derubata della sua bellezza da passanti incivili. È sempre triste vedere come chi amministra quei luoghi potrebbe venire incontro alle azioni di volontariato (che, ricordiamo, essere apartitiche e disinteressate) ma non lo fa, e anzi, in alcune occasioni ha remato contro le iniziative. È triste vedere come, dai mari ai monti, dalla sabbia alla terra umida, nessun angolo di questa Terra sembra trovare pace e viene danneggiato dalla nostra incuria. Cosa abbiamo fatto 42,8 chilogrammi di rifiuti: questo è il nostro modo di quantificare l’inciviltà di chi ha frequentato il bosco. Eppure, la speranza non deve mai mancare. Con i nostri volontari, abbiamo recuperato un bidone abbandonato e gli abbiamo dato nuova vita: adesso è pronto ad accogliere i rifiuti che le persone producono, in modo che questi non vengano dispersi nell’ambiente. I cartelli affissi in quel luogo invitano a rispettarlo e noi ci uniamo a questo appello accorato. Su questo pianeta non siamo i padroni. La natura ci ha fatto i dovuti onori di casa, non diventiamo ospiti sgraditi. Ringraziamo chiunque ha contribuito all’iniziativa, in particolare Umberto da Faiano che ci ha fatti anche da guida in questi posti così belli”.