Agropoli, il sindaco Mutalipassi: «Atti vandalici a danni di strutture pubbliche, la criminalità aumenta» - Le Cronache
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Agropoli, il sindaco Mutalipassi: «Atti vandalici a danni di strutture pubbliche, la criminalità aumenta»

Agropoli, il sindaco Mutalipassi: «Atti vandalici a danni di strutture pubbliche, la criminalità aumenta»

Questa volta ad essere intervistato è il Sindaco Roberto Mutalipassi del Comune di Agropoli il quale ci raffigurerà la situazione in cui versa il territorio di Agropoli attualmente riguardo alla delinquenza e alla criminalità
A proposito della delinquenza e della criminalità dei giovani, sul Territorio di Agropoli qual è il dato statistico di atti vandalici che si sono verificati e che ci sono?
«A proposito di atti vandalici, durante il mio mandato ne abbiamo avuto una testimonianza in quanto abbiamo avuto due episodi di per sé rilevanti non tanto per l’entità del danno ma per il gesto che è stato commesso, erano state posizionate in vari punti della Città delle locandine, figure e strutture di personaggi natalizi e del presepe ma che sono rotte per colpa di alcuni ragazzini. stessa cosa accadde durante la festa di san Valentino in cui, era stato abbellito un vicolo del paese, con cuori e altro, il che era diventato un posto per gli innamorati ma anche in questo caso ci sono stati atti vandalici che hanno rotto queste strutture. La cosa più grave è che questi atti vengono compiuti verso strutture pubbliche in modo particolare strutture sportive e istituti scolastici. Noi da amministratori quando vediamo il verificarsi di questi episodi, soprattutto effettuati ai danni di strutture pubbliche non facciamo altro che rimboccarci le maniche per cercare di attuare quanto meglio il sistema di controllo e videosorveglianza per cercare di fermare in origine il fenomeno. A me personalmente tutto ciò crea tristezza in quanto vorrei tanto che tutti i luoghi pubblici fossero aperti senza il bisogno di essere oggetti di controllo. Nell’estate 2022 ci è stato chiesto dalla società calcistica Gelbison di utilizzare il nostro impianto sportivo di cui la città è dotata, ma sono rimasto colpito a proposito delle regole che ci sono state date dalla Prefettura da attuare per la sicurezza dell’impianto, cioè realizzare percorsi obbligati e personalmente ciò mi ha colpito tantissimo perché davvero non è possibile che per una partita di calcio, che dovrebbe essere momenti di gioia, è necessario adottare misure di tale calibro?».
Quali sono gli strumenti secondo lei che bisognerebbe adottare mediante le politiche sociali e giovanili affinché si attenuino questi fenomeni di delinquenza e criminalità?
«A me fa tanto piacere se si potessero attuare politiche dirette al miglioramento riguardo alle politiche sociali e giovanili in modo far capire a chi esercita questo tipo di violenze che ci possono essere situazioni alternative. ad esempio, riguardo al calcio, manifestare ingiurie e violenze nei confronti del tifoso di una squadra avversaria non è assolutamente un quadro felice da mostrare e quindi bisogna far capire loro che bisogna vivere a 360 gradi l’evento della partita con gioia e felicità».
Altri reati sempre più diffusi sono quelli dell’usura e dell’estorsione, secondo lei com’è possibile far sì che non vi siano infiltrazioni all’interno della pubblica amministrazione da parte della camorra e soprattutto le chiedo, come sia possibile evitare che vi siano reati del genere? Inoltre ciò che accade spesso che i cittadini che subiscono tali reati hanno, paura di denunciare. Qui ci sono mai stati reati del genere ed in che modo si tutela il cittadino?
«Episodi del genere sul territorio ci sono stati in passato e sicuramente continuano ad esserci. Durante la scorsa estate mi è capitato di assistere personalmente a dei fenomeni di tentata estorsione nei confronti di alcune attività commerciali della zona, soprattutto quelle site nella zona centrale in cui c’è maggiore movida, da parte di membri di una famiglia rom esistente sul territorio minacciavano i titolari. Ci sono stati a proposito anche episodi di risse tant’è che in una di queste è stato coinvolto anche un rappresentante delle forze dell’ordine. In questo caso le strutture commerciali interessate hanno denunciato il fenomeno che ha fatto sì, grazie all’aiuto dei Carabinieri dopo una serie di indagini, di eseguire gli arresti. In seguito a questi eventi abbiamo concordato un piano insieme al prefetto e al comandante dei Carabinieri riguardo al contrasto di questi fenomeni».
Pensa che ci sia stato un aumento dei casi di estorsione e usura tra il prima della pandemia e il dopo?
«Temo di sì stando anche alle notizie riportate dall’intero territorio Nazionale. Tornando al discorso riguardo ai mezzi di contrasto alla criminalità, devo dire che anche se il nostro Territorio non è interamente coperto da impianti di Videosorveglianza, dove gli stessi sono esistenti hanno permesso in alcuni episodi alle forze dell’ordine e al comando della Polizia Municipale di riuscire a contrastare e prevenire alcuni episodi. Mi auguro che la presenza di queste strutture possa far sì che chi è intenzionato a commettere atti vandalici o episodi di violenza di frenarsi prima di compierlo anche se io penso che il freno principale sia quello sociale e familiare affinché tali fenomeni si possano contrastare a priori. Condannare chi ha commesso un reato dopo che è stato commesso non è utile a far sì che non si compia più. Noi da amministratori dobbiamo garantire una sicurezza preventiva e non dobbiamo attuare quanto invece spetta all’autorità giudiziaria».
Nicola Celentano