di Monica De Santis
Sono partiti ieri i test di accesso per Medicina e Odontoiatria e al campus di Fisciano la Prova di ammissione ai Corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia / Odontoiatria e Protesi dentaria si è anche conclusa nel primo pomeriggio. 77mila candidati che si sono iscritti alle prove di ingresso nelle varie università italiane, di questi 1705 sono gli studenti effettivi che hanno partecipato al test iniziato ufficialmente alle ore 13 e con una durata fissata in 100 minuti. Numerose le unità di personale, tra docenti e tecnici-amministrativi, che sono state impegnate anche quest’anno nello svolgimento di tutte le operazioni. L’Ateneo ha lavorato ad un articolato piano organizzativo al fine di garantire una efficiente gestione delle attività, nel massimo rispetto della normativa di sicurezza anti-Covid19, aggiornata lo scorso 25 agosto con il nuovo Protocollo Unisa. Il Rettore Vincenzo Loia, prima dell’inizio della prova, rivolgendosi alla giovane platea di candidati, ha dichiarato: “Questa è una giornata importante per voi e ci siamo impegnati in maniera particolare affinché oggi possiate sentirvi sereni e dare il massimo. Una macchina organizzativa che è partita da inizio luglio con una commissione dedicata, volta a definire un piano operativo e di gestione, con il supporto della Questura e di tutte le Forze dell’Ordine territoriali. Insieme abbiamo elaborato un modello che questa mattina, già dalle 7.30, è stato testato nella sua efficacia. Sono circa 150 le unità del nostro personale docente, ricercatore e tecnico-amministrativo che hanno seguito le operazioni di accesso e di identificazione, garantendo un fluido ingresso nelle 16 aule interessate dalla Prova, con il supporto di ulteriori 77 unità ausiliari deputate alla sicurezza negli spazi esterni e di attesa. Un grande in bocca al lupo a tutti voi partecipanti con l’augurio di avervi presto qui in Ateneo”. I posti disponibili all’Università di Salerno sono, anche per quest’anno, 156 per Medicina e Chirurgia e 30 per Odontoiatria e Protesi dentaria. E nella stessa giornata in cui si sono svolte le prove, il Codacons si scaglia contro il numero chiuso di iscrizioni alle due facoltà. Una pratica quella del numero chiuso che – denuncia il Codacons – mai come quest’anno appare obsoleta e scorretta, e determinerà pesanti discriminazioni a danno degli studenti. “I test di accesso servono oramai solo a riempire le casse degli atenei, e sono dannosi per il paese e per il sistema sanitario dal momento che in Italia si assiste da tempo ad una grave carenza di medici, come dimostrato di recente dall’emergenza Covid – spiega il Presidente del Codacons Marco Donzelli – Proprio la situazione generata dal coronavirus rischia di dare vita quest’anno ad una valanga di ricorsi: molti studenti non potranno oggi sostenere le prove di ingresso per impedimenti legati al Covid, e potrebbero ricorrere alle vie legali per far valere il proprio diritto allo studio. Mai come quest’anno il sistema del numero chiuso si rivela superato, inutile, e lesivo dei diritti degli studenti e degli utenti del servizio sanitario, comportando tra l’altro uno spreco di milioni e milioni di euro considerate le spese che devono affrontare i candidati per sostenere le prove nelle varie città e per la preparazione ai test di ingresso”.