Salvati: Non mi candido alle regionali - Le Cronache Attualità
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Salvati: Non mi candido alle regionali

Salvati: Non mi candido alle regionali

di Mario Rinaldi

Non è riuscito a completare il suo mandato di sindaco, ma non ha mai rinnegato le proprie scelte, sostenendo sempre e comunque di agire per il bene della comunità di Scafati. A distanza di oltre un anno dalle passate elezioni che lo ha visto candidato sindaco per una parte del centrodestra, oggi, Cristoforo Salvati, è un consigliere di opposizione, che sta compiendo con dignità e senso di responsabilità l’incarico istituzionale che gli elettori gli hanno assegnato. Lo abbiamo raggiunto per capire le proprie sensazioni e per cercare di comprendere meglio, cosa realmente è accaduto in quel gennaio dello scorso anno, quando la maggioranza dei consiglieri comunali lo ha sfiduciato anticipando in questo modo il termine del proprio mandato da primo cittadino. E’ trascorso più di un anno dalle elezioni amministrative? Secondo lei, cosa è cambiato in questo periodo di tempo? “La nuova amministrazione che ha iniziato il mandato a Giugno 2023 ha intrapreso un indirizzo politico-gestionale caratterizzato da un aumento verticistico delle spese per manifestazioni culturali e pseudoculturali con circa 650.000 euro nei pochi mesi del 2023 e ad oggi oltre 220.000 euro nel 2024. In considerazione del piano di riequilibrio le ritengo spese inconciliabili con il mantenimento dello stesso e probabile rischio di dissesto economico-finanziario dell’ente con tutte le nefaste conseguenze”. Lei è stato sindaco di Scafati prima della sfiducia votata da tredici consiglieri comunali, tra cui alcuni appartenenti alla sua maggioranza istituzionale. A distanza di circa un anno e mezzo da quell’atto che ha sancito la fine del suo mandato di primo cittadino si è chiesto il motivo per cui si è giunti a questa soluzione? “Credo che tra le ragioni della sfiducia alla mia amministrazione del Gennaio 2023 dove tanti firmatari non sono stati rieletti in consiglio comunale vi erano alla base alcuni potentati economici e le ambizioni di chi voleva tornare ad amministrare secondo vecchie logiche clientelari, con 23 milioni di opere pubbliche partite (Polo scolastico, PIP, Progetto Mariconda ecc) e 58 assunzioni. Credo che io non abbia nulla di cui rimproverarmi. A volte è proprio la eccessiva serietà ed onestà in politica che non ripaga”. Pensa che Scafati con la nuova Amministrazione targata Aliberti possa davvero svoltare e rinascere, così come affermato in più circostanze dall’attuale primo cittadino? “La rinascita della Città e’ facile affermarla come slogan e lanciarla dai palchi nelle feste di Piazza milionarie ma ad oggi vedo solo propaganda, nella realtà la citta è afflitta dai problemi di sempre: inquinamento, aumento della micro-criminalità e mancanza di sicurezza urbana. Vediamo che cosa accadrà nei prossimi mesi”. Che tipo di opposizione sta conducendo nel ruolo che ora lei occupa in Consiglio? “La mia opposizione è presente, garbata, costruttiva a differenza di quando ero Sindaco con attacchi molto spesso gratuiti anche sul piano personale e familiare e innumerevoli denunce all’autorità Giudiziaria sempre archiviate in quanto non veritiere”. Il prossimo anno ci saranno le elezioni regionali. Cristoforo Salvati sta valutando l’idea di poter scendere in campo? “L’anno prossimo bisogna conquistare la Regione Campania per avere un livello istituzionale coerente con il Governo Centrale da uomo di partito sosterrò i candidati di FdI, ad oggi ad un impegno politico diretto non ci penso”. Niente regionali, quindi, per Cristoforo Salvati, ma l’impegno continuo per la città di Scafati.