di Monica De Santis
15 spettacoli per due teatri. Il Massimo Cittadino e la Sala Pasolini. 15 spettacoli che segnano l’ufficiale riapertura delle due strutture rimaste chiuse alla prosa da quel 28 febbraio del 2019, quando a causa dell’emergenza sanitaria che stava diffondendosi in Italia, l’allora Governo Conte decise di chiudere cinema e teatri. Così, ieri mattina, il Teatro Pubblico Campano, a Palazzo di Città ha presentato le stagioni 2021/2022. Due cartelloni che offrono, come ha spiegato il direttore Alfredo Balsamo, “spettacoli molto interessanti. Non avevamo una grande scelta, considerando che per molto tempo le compagnie non hanno potuto provare e di conseguenza sono pochi i lavori nuovi messi in scena”. Come anticipato qualche giorno fa, sulle pagine del nostro quotidiano, dei nove spettacoli in programmazione, due erano inseriti nella stagione 2019/2020 e furono sospesi causa lockdown, un terzo che andava recuperato, invece non è stato inserito in rassegna, ma sempre come ha spiegato Balsamo “vedremo se, quando e come poterlo recuperare”. Inserito nel cartellone del Verdi, anche un amico del nostro Massimo e del pubblico salernitano: Vincenzo Salemme (anche questo anticipato da noi). Ma andiamo con ordine. Il sipario si alzerà al Massimo giovedì 25 novembre con due simpaticissime donne Maria Amelia Monti e Marina Massironi che proporranno un’esilarante commedia sulla scomparsa della nostra vita di relazione: “Il Marito invisibile” scritto e diretto da Edoardo Erba. Secondo appuntamento da giovedì 2 dicembre con Vincenzo Salemme e il suo “Napoletano? E famme’ na pizza!”, tratto dall’omonimo libro scritto dallo stesso Salemme, che ripercorre brani tratti dai suoi spettacoli più celebri con l’aggiunta di alcune riflessioni su temi di attualità. Dal 6 gennaio si va a recuperare il primo dei due spettacoli annullati nel 2020: “I soliti ignoti” prima versione teatrale del mitico e ormai classico film di Monicelli. Protagonisti due attori partenopei Giuseppe Zeno e Fabio Troiano con la regia di Vinicio Marchioni. Si prosegue poi con Massimiliano Gallo, che affiancato da Stefania Rocca, dal 20 gennaio porterà in scena “Il silenzio grande”, commedia scritta da Maurizio De Giovanni e diretta da Alessandro Gassmann. Quinto appuntamento, dal 3 febbraio con “Io Sarah, io Tosca” di e con Laura Morante per la regia di Daniele Costantini. Si tratta del racconto, in tre quadri, di Sarah Bernhard nei giorni precedenti il suo debutto nella “Tosca”. “Ditegli sempre di si”, uno dei primi testi scritti da Eduardo De Filippo, è invece lo spettacolo che Gianfelice Imparato, Carolina Rosi, Nicola Di Pinto e Massimo De Matteo porteranno in scena dal 10 febbraio. Un’opera vivace, colorata il cui protagonista è un pazzo metodico con la mania della perfezione. Il settimo appuntamento è il secondo spettacolo da recuperare della stagione 2019/2020 ed è la commedia “Mine Vaganti” di Ferzan Ozpetek. Penultimo appuntamento da giovedì 3 marzo con Renato Carpentieri, Imma Villa e Betti Pedrazzi che propongono il capolavoro di Thomas Bernhard “Piazza degli eroi” che in Italia non è stato mai messo in scena. Lo spettacolo porta la firma alla regia di Roberto Andò. Chiude la rassegna dal 17 marzo Stefano Accorsi che sarà protagonista di “Storia di 1” scritto da Lucia Calamaro e Daniele Finzi Pasca che ne firma anche la regia. Per quanto riguarda la Sala Pasolini, la stagione 2021/2022 si alzerà il 9 dicembre con Michele Serra che presenta “L’amaca di domani, considerazioni in pubblico alla presenza di una mucca” per la regia di Andrea Renzi. Secondo appuntamento, il 15 dicembre, con la spettacolo scritto da Paolo Coletta e Silvana Totaro “Mio figlio sa chi sono” e che vedrà protagonista Gea Martire. Il 25 maggio tocca a Peppe Servillo in “Il resto della settimana” spettacolo realizzato su testi di Maurizio De Giovanni, con musiche eseguite dal vivo da Natalio Mangalavite. Quarto appuntamento il 22 febbraio con Ascanio Celestini che presenterà un suo lavoro “Museo Pasolini”, ovvero un museo immaginato attraverso le testimonianze di uno storico, uno psicoanalista, uno scrittore, un lettore, un criminologo, un testimone che l’hanno conosciuto. Penultimo appuntamento il 15 marzo con l’insolita coppia, ma che sicuramente sarà capace di sorprendere il pubblico, composta da Moni Ovadia e Dario Vergassola che presenteranno “Un ebreo, un ligure e l’ebraismo”, scritto da entrambi che ne firmano anche la regia. Si tratta d un incontro tra due filosofie e tra due modi di fare teatro e comicità. Chiude la stagione il 21 marzo, giorno d’inizio primavera, la cantante, autrice e attrice Drusila Foer in un suo testo: “Eleganzissima, il recital” con al suo fianco Loris di Leo al pianoforte e Nigo Gori al Clarinetto e sax.