West Nile, due nuove vittime nel Casertano - Le Cronache Ultimora
Ultimora Campania

West Nile, due nuove vittime nel Casertano

West Nile, due nuove  vittime nel Casertano

Tre vittime in un solo giorno a causa del virus West Nile, trasmesso dalle comuni zanzare Culex. Il bilancio è salito dunque a 13 decessi in totale dall’inizio del 2025. Le zone più colpite restano il Lazio e la Campania, dove si sono verificate le ultime morti. Nel Lazio, un uomo di 77 anni è deceduto oggi presso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina a causa del virus. Il paziente, ricoverato in gravi condizioni dal 17 luglio, soffriva di patologie croniche pregresse. Si tratta del quinto decesso legato al virus West Nile nella regione. Ed altri due uomini sono morti nelle ultime ore nel Casertano (sette le vittime in totale del virus in provincia): si tratta di un 79enne di Teverola, deceduto all’ospedale di Frattamaggiore dopo essere passato per quello di Aversa, e di un 71enne di Casal di Principe morto in sala rianimazione ad Aversa. Entrambi avrebbero contatto il virus sul litorale domitio, nell’area del comune di Mondragone, dove si è registrato un alto numero di casi, che coinvolge le limitrofe zone di Baia Domizia e Cellole. L’Asl di Caserta intensificherà le disinfestazioni mirate. L’allerta resta dunque alta e le regioni interessate hanno adottato tutte le misure previste dal Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi, a partire dalle disinfestazioni delle aree interessate, insieme alle misure di controllo rafforzate che interessano le donazioni di sangue ed i trapianti. Trasfusioni di sangue e trapianti infatti, sia pure in casi rari, sono comunque possibili in quanto il virus si trasmette quasi esclusivamente attraverso la puntura dalle zanzare infette e non invece da persona a persona. Gli esperti ribadiscono che non c’è una situazione d’allarme e l’Istituto superiore di sanità ha già precisato che l’andamento dell’infezione ed il numero di casi e decessi è in linea con gli anni precedenti. Oggi il ministro della Salute, Orazio Schillaci, riferirà sulla diffusione del virus in Italia davanti alla commissione Affari sociali del Senato. A chiedere un’informativa al ministro era stato il gruppo del Pd pochi giorni fa durante la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama. Secondo l’ultimo bollettino di sorveglianza pubblicato dall’Istituto superiore di sanità, i casi confermati di West Nile in Italia dall’inizio dell’anno sono 89, quasi il triplo di quelli registrati la settimana precedente pari a 32 Tra i casi confermati dall’inizio della sorveglianza al 30 luglio, 40 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (2 Piemonte, 1 Lombardia, 3 Veneto, 1 Emilia-Romagna, 23 Lazio, 10 Campania), 2 casi asintomatici identificati in donatori di sangue (1 Veneto, 1 Campania), 46 casi di febbre (1 Lombardia, 5 Veneto, 35 Lazio, 4 Campania, 1 Sardegna) e 1 caso asintomatico (1 Campania). Salgono a 31 le Province con dimostrata circolazione del virus appartenenti a 10 Regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sardegna. Nel 2024 ci sono stati 484 casi (266 ella forma neuro invasiva), con 36 decessi. Nel 2023 i casi notificati sono stati 394 (195 nella forma neuroinvasiva), con 32 decessi. Il 2022 è l’anno in cui ci sono stati più casi dall’inizio della sorveglianza, 728 (330 nella forma neuroinvasiva) con 51 decessi.