Visconti: “Francese? Mi chiedo perchè continuare a farsi del male” - Le Cronache
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Visconti: “Francese? Mi chiedo perchè continuare a farsi del male”

Visconti: “Francese? Mi chiedo perchè continuare a farsi del male”

di Erika Noschese Rilancio della zona industriale grazie alla Zes, realizzazione del Polo del Freddo, attuazione del masterplan, progetto di riqualificazione del centro urbano e delle periferie. Sono alcuni dei punti del programma elettorale di Antonio Visconti, candidato sindaco a Battipaglia per la coalizione di centrosinistra. Visconti si è presentato ufficialmente alla cittadinanza lo scorso 5 marzo, presso la Sala Mirto dell’Hotel Commercio, dopo il tavolo politico-programmatico locale del centro-sinistra. L’aspirante primo cittadino potrà contare sul sostegno di Pd, Italia Viva, Psi, Campania Libera, Noi Campani, Udc, Centro Democratico, Liberali e Solidali, Lav – Lavoro Ambiente Vivibilità e Più Europa. In caso di vittoria, il suo ruolo non sarebbe incompatibile con la carica di presidente dell’Asi ma Visconti ha già annunciato di essere pronto a dimettersi per lavorare 24 ore al giorno per la città e per i cittadini battipagliesi. Intanto, nella mattinata di ieri, Visconti ha presenziato all’assemblea aperta convocata dalle rappresentanze sindacali per discutere la vertenza dell’Azienda Maccaferri di Manifatture Italia di Bellizzi. “A Sud non si deve chiudere, il futuro è degli operai, della gente che lavora, di chi costruisce il Paese”, ha dichiarato il presidente del Consorzio Asi. Presidente, candidato sindaco a Battipaglia, espressione della coalizione del centrosinistra e, nei giorni scorsi, ha ottenuto il sostegno anche dei Democratici e Progressisti… “Sì, sono candidato sindaco della coalizione di centrosinistra a Battipaglia. Una grande prova di unità e di compattezza di tutta l’area di centrosinistra; una grande assunzione di responsabilità per un impegno politico e amministrativo sulla città Battipaglia, la seconda città della provincia di Salerno per numero di abitanti ma probabilmente la prima area della provincia di Salerno per rilevanza economica. Per Battipaglia è arrivato il momento di avere una classe dirigente all’altezza del ruolo che le spetta”. Ci sono una serie di problematiche che accompagnano la città di Battipaglia, da dove bisognerebbe ripartire post voto? “Battipaglia è un corpo martoriato ma sicuramente occorre intervenire su due livello: immediato, restituendo pulizia, decoro, ordine e vivibilità alla città, attualmente alla stregua di una periferia urbana; ha perso le caratteristiche di un centro vitale. A livello strategico, completamente per più Europa, con un investimento importante a candidare la città ad essere testa di ponte dell’alta velocità; rilancio della zona industriale, grazie alla possibilità offerta dalla Zes che vede Battipaglia come un’area in posizione di vantaggio, con delle aliquote fiscali dimezzate rispetto agli altri luoghi; realizzazione del polo del freddo nell’area industriale e in particolare sulle zone dell’interporto; attuazione del masterplan e un grande progetto di riqualificazione del centro urbano e delle periferie per dare un’identità, dopo la dignità”. Amministrazione Francese, secondo lei promossa o bocciata? “I risultati dell’amministrazione Francese sono sotto gli occhi di tutti: una città assente sui tavoli istituzionali, emarginata, che ha perso la funzione di città capofila della Piana del Sele e motore economico della provincia; una città che perde cinque milioni di euro di finanziamenti alla fine del mandato quando l’amministrazione dovrebbe essere al massimo della sua capacità organizzativa e amministrativa. Per cui, nessun giudizio sulle persone ma i fatti francamente sono eloquenti”. Causa pandemia, il governo ha disposto il rinvio delle comunali che si terranno tra il 15 settembre e il 15 ottobre. Cosa ne pensa di questa scelta? “Io sono favorevole nella misura in cui è un intervento che serve per tutelare la salute delle persone. Probabilmente, siamo nella terza ondata della pandemia per cui chi pensa di fare tattica o strategia su questo termine è una persona irresponsabili perché in questo momento c’è da pensare alla salute dei cittadini e le elezioni favorirebbero incontri e diffusione del virus. Prima la salute dei cittadini e nel frattempo continueremo a lavorare come stiamo facendo, indipendentemente dalla data delle elezioni”. La coalizione di centrosinistra è compatta attorno al suo nome ma nei giorni scorsi il segretario provinciale del Psi Silvano Del Duca ha chiesto un confronto sul programma dopo i risultati del sondaggio pre elettorale che la danno al quarto posto nell’indice di preferenza… “Io credo che la richiesta sia solo di stimolo. C’è da dire che sul sondaggio analizza un campione in un periodo di tempo precedente alla mia candidatura: io ho ufficializzato il 5 marzo, il sondaggio si riferisce ad un campione analizzato prima di quella data. Inoltre, il dato è incoraggiante perché prima di essere candidato il mio era un nome che già girava; successivamente, il sondaggio parte dal quesito su chi è la persona politica più popolare: è evidente che chi è in camp da anni, chi ha fatto il vicesindaco, chi si è già candidato in passato è più popolare rispetto a chi, come me, si candida per la prima volta. I cittadini avranno due scelte: una candidatura nuova di persone con competenza, esperienza e che guardi ai prossimi 20 anni oppure scegliere una delle proposte politiche che inevitabilmente guarda ai precedenti 20 anni perché sono presenti tutti i sindaci, dal cambio della legge elettorale. O il nuovo, ed è solo la nostra proposta, o il ritorno a delle esperienze che risalgono agli anni ‘90”. In questi mesi, i cittadini battipagliesi hanno portato avanti una battaglia per impedire l’impianto di compostaggio… “Il problema è già superato: l’impianto di compostaggio non si farà all’interno dello Stir, questo è l’unica certezza che abbiamo. Lo stir ha avuto, in questi anni, una gestione che ha ristrutturato un impianto che funzionava male per via della precedente gestione, quella prima rispetto a Petrosino. È una struttura che lavorava poco e male. Per quanto riguarda, in generale, la problematica dei rifiuti è evidente che Battipaglia ha dato tanto, in termini di sacrificio e sopportazione; noi dobbiamo rilanciare il territorio di Battipaglia per quella che è la sua vocazione naturale: un polo agroindustriale e su questa logica, l’impianto di rifiuti non trova spazio in città o quanto meno devo esserci nella misura in cui sono utili alla nostra comunità, al nostro fabbisogno e alle nostre esigenze. Tutto il resto dovrà vedere un’attività di vigilanza importante per far sì che non ci sia nessun disagio dalla presenza di questi impianti in città anzi se ne possono avere soltanto benefici perché, in effetti, è necessario avere un’impiantistica che sia efficiente”. Perché i cittadini dovrebbe scegliere la discontinuità, votando per lei? “Battipaglia è una città in crisi profonda, uguale a sé stessa da almeno 30 anni; sono stati persi mille posti di lavoro nel giro di pochi anni; è una città sporca, senza servizi e che ha visto un generale arretramento di tutti gli indici di vivibilità, dagli asili ai parchi giochi, passando per le strutture. La domanda è: perché continuare a farsi del male e riproporre delle soluzioni e alternative che non hanno creato alcun beneficio alla città, per cui occorre che si apra una nuova pagina, stagione fatta di competenza, amore per la città, una nuova generazione politica che guardi ai prossimi 20 anni”.