Venezi: critiche ingiuste - Le Cronache Ultimora
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Venezi: critiche ingiuste

Venezi: critiche ingiuste

“In questi giorni si sono intersecate vicende contraddittorie. Innanzitutto la gratificazione immensa di essere nominata direttore musicale di una delle Fondazioni Liriche più importanti d’Italia. Che soddisfazione e quanta responsabilità. A margine di tale notizia, ho letto anche alcune polemiche che non posso e non voglio commentare, pure se ritengo ingiustificate alcune critiche che definirei ad altri contesti destinate”. Beatrice Venezi interviene così per la prima volta dopo la sua nomina a direttrice musicale del Teatro La Fenice, che ha provocato accese polemiche. Venezi lo fa in una lettera in una lettera alla direttrice del Festival delle Idee, Marilisa Capuano, nella quale spiega che non andrà all’incontro lì previsto l’1 ottobre, per evitare “sterili polemiche”. “Noi di Lucca – sottolinea – quando si tratta di battagliare siamo sempre in testa, lo sanno tutti, ma in questo caso si tratta di avere grande rispetto per le Istituzioni e per le persone coinvolte, in primis il Sovrintendente Colabianchi che colgo l’occasione per ringraziare vista la fiducia che ripone nelle mie qualità, il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, il Presidente della regione del Veneto, Luca Zaia, il Consiglio di indirizzo della Fenice e poi tutti i professori d’orchestra e i lavoratori del Teatro”. “Credo che sarebbe sbagliato – dice ancora – in un momento così delicato se una parola male interpretata o un qualsiasi altro evento non previsto, potesse suonare a mo’ di provocazione o come stimolo per nuove polemiche o come parola dal sen fuggita”. Sulla contestata nomina arriva anche il pubblico imprimatur del ministro della Cultura, Alessandro Giuli. “E’ un’eccellente artista e direttore d’orchestra. Non farà rimpiangere i predecessori – afferma -. Le classi dirigenti anche in ambito culturale ci sono e si devono mettere alla prova e lei è all’altezza della sfida. La Fenice è un luogo eccezionale e se qualcosa, diciamo, non è stato compreso, si comprenderà”. Nonostante le contestazioni, e forse a maggior ragione, la scelta è confermata. A dispetto delle critiche che continuano a fioccare e delle proteste che dopo la lettera dei professori d’orchestra e delle maestranze si moltiplicano. Su Change.org, ad esempio, è stata sottoscritta una petizione per la revoca di Venezi che ha raccolto oltre 10 mila firme. “Tenderei però a non enfatizzare l’elemento conflittuale e in questo è stato bravo e lungimirante il sovrintendente Colabianchi, che ha semplicemente ribadito la fiducia in Beatrice Venezi e si è messo a disposizione degli orchestrali, delle maestranze, di tutto il sistema Fenice per spiegare la bontà di una scelta che misureremo dal successo delle stagioni che arriveranno”, ringrazia il ministro. Chi non abbassa la guardia della polemica è invece il presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, che risponde a brutto muso a quei “critici e rappresentanti dell’ ‘elite’ musicale italiana che si autoproclamano giudici del merito altrui” e in particolare all’ex sovrintendente de La Fenice Cristiano Chiarot che ha definito Venezi “inadeguata per curriculum e non per le idee politiche”.