Pina Ferro
Proponeva la figlia all’amico di famiglia 80enne solo per comprare le sigarette. Intanto, il tribunale di Salerno ha allontanato la 12enne dalla famiglia trasferendola in una struttura oltre regione protetta.
E’ inquietante il racconto della 31enne di Pontecagnano arrestata la scorsa settimana dai carabinieri della compagnia di Battipaglia con l’accusa di organizzazione della prostituzione ai danni della figlia dodicenne.
Sembra che la giovane madre periodicamente ricevesse dall’80enne piccole somme di denaro 5,10 e 15 euro per l’acquisto delle sigarette. L’anziano e la donna erano legati da una vecchia amicizia. Sembra che l’uomo, un giorno, abbia chiesto alla donna: “perché non mi porti la bambina così la proviamo”. Una richiesta scioccante per molti e che avrebbe fatto adirare e scatenare qualsiasi madre. La 31enne di Pontecagnano di fronte a tale richiesta non pronuncia un diniego esplicito ma resta in silenzio.
Fatto sta che quella richiesta non “soddisfatta” coincide con uno stop alle “donazioni” di soldi periodiche per le sigarette. La donna, va precisato che non viveva in condizioni ottimali e per tale motivo escogita un piano per far in modo da continuare ad avere quei pochi euro per le sigarette. Così comincia a chiamare l’anziano fingendo di essere la bambina, camuffando la voce. Almeno questo è ciò che la donna ha raccontato nel tentativo di difendersi dalle grave accuse a suo carico. Una difesa alla quale pare che i magistrati non abbiano creduto molto. Intanto come primo atto, dopo l’arresto della 31enne, la figlia dodicenne che la madre proponeva all’80enne è stata tolta dalla famiglia e trasferita in un centro. Pare che l’adolescente qualdo è stata prelevata non abbia fatto alcuna domanda né un minimo capriccio, anzi aveva anche già le valige pronte. Il gip pare sia intenzionato a togliere alla madre anche la piccola di appena tre mesi e di darla in adozione, Ma questo è ancora da valutare. L’arrestata durante l’interrogatorio pare anche abbia sempre negato di essersi prostituita né di essere una assuntrice di sostanze stupefacenti. Cosa che pare non corrisponda al vero.
Pare sia stata blanda anche la difesa dell’indagata in merito all’accusa di estorsione ai danni di un ex sacerdote. All’uomo ha estorto la cifra di 4000 euro, in piccole rate. Il denaro serviva ad evitare che la stessa rivelasse alla moglie di costui la relazione clandestina, di sesso a pagamento, con la 31enne.
Le indagini a carico della donna e della sua attività di organizzazione della prostituzione sono nate per caso. Il procedimento è uno stralcio di un’indagine che coinvolgeva il compagno della donna. Nel corso di una intercettazione fu individuata una conversazione tra la donna e l’80enne in cui si parlava della ragazzina e di minime somme. Anche l’anziano nelle prossime ore potrebbe essere sentito dal magistrato.