di Fabio Setta
SALERNO – È viva. È viva più che mai la Salernitana. Soffre, lotta, ci crede e si aggrappa con i denti ad un sogno che sembrava irrealizzabile e che invece dopo la terza vittoria consecutiva sembra più vicino. La strada è ancora lunga ma le quotazioni da quel 7% sono decisamente cresciute. Merito di Nicola, merito di un gruppo che inizia a credere davvero nell’impresa salvezza. Soprattutto dopo aver ritrovato quella vittoria all’Arechi che mancava dal 2 ottobre contro il Genoa. Una vita fa, una squadra fa verrebbe da dire. Questa targata da Iervolino e Sabatini ci sta provando con tutta la forza che ha e con tutte le energie per regalare un sogno ad una città grazie alle reti di Djuric e Bonazzoli che hanno steso una Fiorentina arrivata a Salerno con l’obiettivo di conquistare punti chiave per l’Europa. Invece la squadra viola è stata inizialmente sommersa dalla valanga granata. Nei primi dieci minuti, la squadra di Nicola è una furia, che corre a velocità doppia e stordisce l’avversario. Subito Verdi ha due occasioni importanti, poi su corner al 9’ Djuric di testa fa impazzire l’Arechi. La Fiorentina ha provato a reagire ma nel primo tempo la Salernitana ha tenuto bene, giocando lungo su Djuric, con gli strappi di un Verdi indemoniato e con la compattezza di un centrocampo con il terzetto formato da Ederson, Coulibaly e un Bohinen in continua crescita che ha coperto bene la difesa, priva dell’infortunato Radovanovic. Il secondo tempo, con l’ingresso di Ribery al posto di Verdi, la squadra di Nicola ha decisamente abbassato il baricentro, schiacciata dalla Fiorentina, rigenerata dall’ingresso soprattutto di Saponara e di Odriozola. Ribery ha avuto difficoltà ad entrare nel match, non riuscendo a fare quel lavoro di collegamento tra centrocampo ed attacco. Odriozola sulla fascia ha fatto il bello ed il cattivo tempo e proprio da un suo cross Saponara ha trovato il gol del pareggio al 64’. Da lì è stata sofferenza pura per i granata che hanno stretto i denti mentre la squadra di Italiano ha iniziato davvero a credere al ribaltone. Non ha creato molto mentre Nicola si è affidato alle forze fresche di Kastanos, Ruggeri e Bonazzoli. Proprio l’ex Atalanta, azionato dall’unica idea geniale di Ribery ha effettuato il cross su cui Igor si è addormentato con un rapace Bonazzoli che ha messo alle spalle il gol del successo. Nel finale la Fiorentina non ha mai davvero impensierito la Salernitana che per la prima volta in stagione ha vinto contro una big del campionato e per la prima volta nella sua storia ha conquistato tre vittorie consecutive in campionato. Un filotto non da poco che ha rianimato tutto l’ambiente granata. Ora mancano altre cinque battaglie, tre delle quali in casa e con la spinta di una città, di 20mila cuori che battono all’unisono quel sogno potrebbe davvero realizzarsi.