Una petizione per salvare il Museo dello Sbarco - Le Cronache
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Una petizione per salvare il Museo dello Sbarco

Una petizione per salvare il Museo dello Sbarco

di Monica De Santis

Al via una raccolta firma per far trasferire il “Museo dello Sbarco e Salerno Capitale” nel centro storico della città. L’iniziativa è stata lanciata sul portale https://www.change.org/p/trasferimento-del-museo-dello-sbarco-di-salerno-nel-centro-storico-di-salerno nella giornata di ieri. Gli autori spiegano che hanno appreso “dagli organi di informazione con notevole disappunto che il Museo dello Sbarco di Salerno e Salerno Capitale rischia di essere chiuso o trasferito una struttura al di fuori di Salerno. Visto l’enorme potenziale turistico basti pensare che il Museo di Arromanches dello sbarco di Normandia ha ogni anno ospita circa 150mila visitatori. – scrivono ancora – Che l’attuale collocazione presso i locali dell’Istituto Gallotta in via Generale Clark a Salerno, lontano dal centro cittadino e soprattutto non servito da efficienti mezzi pubblici, penalizza lo stesso Museo. Si chiede di scongiurarne la chiusura e rilanciarlo reperendo i fondi con il trasferimento nel centro storico di Salerno”. Gli autori della raccolta firme a questo punto suggeriscono anche delle location che potrebbero ospitare il Museo dello Sbarco e di Salerno Capitale, se solo l’amministrazione comunale volesse realmente fare di tutto per non perderlo. “Nell’ambito della valorizzazione del patrimonio edilizio storico salernitano e della razionalizzazione dei poli museali a Salerno con due possibili collocazioni. – scrivono – Si può pensare alla delocalizzazione della Caserma della Polizia Stradale Pisacane (ex convento di San Domenico). Il convento di San Domenico costruito tra il 1200 ed il 1300, è un’immobile di interesse storico ed architettonico di prim’ordine. Tant’è vero che Emile Bertaux definì “unico al mondo” l’insieme dei chiostri di Amalfi, Ravello e Salerno. Un’altra possibile ubicazione potrebbe essere l’ ex Monastero di San Benedetto, ex distretto militare di Salerno che è attualmente destinato a foresteria dell’esercito italiano, creando così un unico polo Museale con l’attuale Museo Archeologico Provinciale di Salerno”. Due location di tutto rispetto. Anche se al momento la priorità è salvarlo e far sì che non venga trasferito in un altro comune. Ricordiamo che l’associazione “Parco della Memoria della Campania” che gestisce la struttura e che ha come presidente il professor Nicola Oddati, ha ricevuto offerte di ospitalità da diversi comuni della provincia di Salerno, per tanto l’amministrazione comunale di Salerno, dovrebbe in primis fare di tutto per reperire i fondi per consentire all’associazione di pagare le spese che si sono accumulate in questi due anni di pandemia, mettendoli così nelle condizioni di non dover lasciare la città. Poi eventualmente in un secondo momento, si potrebbe parlare di un cambio di location che dia maggiore risalto al Museo e soprattutto più facile da raggiungere per i turisti che vengono in città. Intanto mercoledì mattina Oddati ed il professor Palo saranno ospiti delle commissioni comunali cultura e turismo, per capire se ci sono le condizioni per salvare il Museo dello Sbarco e di Salerno Capitale.