Una notte per due regine - Le Cronache
Salernitana Sport

Una notte per due regine

Una notte per due regine

di Fabio Setta

SALERNO. Inizia come meglio non potrebbe il campionato di Lega Pro. Subito di fronte le due squadre maggiormente accreditate alla vittoria del campionato di Lega Pro: la neopromossa Salernitana e il deluso Lecce. Deluso perché già nella scorsa stagione il club salentino era certo di conquistare la promozione in serie B e invece ha perso l’opportunità alla lotteria dei play off. Contro c’è una Salernitana che è una neopromossa atipica. Ha vinto il campionato di Seconda Divisione, ma chiaramente per blasone e storia è una formazione che non può che partire per vincere il campionato o esserne grande protagonista. Un match stellare quello dell’Arechi con una cornice di pubblico eccezionale e grandi protagonisti in campo. Foggia in granata e Miccoli in giallorosso su tutti. Sarà un banco di prova importante soprattutto per la squadra granata passata da Perrone a Sanderra nel giro di una calda notte di luglio e trasformatasi in corazzata grazie agli ultimi colpi messi a segno dal duo Lotito-Mezzaroma. Entrambi i patron sono annunciati questa sera all’Arechi per godersi uno spettacolo annunciato. Partire col piede giusto sarebbe l’optimum per affrontare un campionato che si preannuncia ostico, dal punto di vista ambientale e tecnico. Dal punto di vista ambientale si è già visto cosa successo venerdì nell’anticipo tra la Nocerina di Fontana e il Perugia di Camplone. Subito tensioni e incidenti, un avvio non certo ideale. Soprattutto in vista dei derby tra le tre salernitane che si preannunciano a dir poco accesi. E l’altro insegnamento venuto fuori dall’anticipo è che in questo campionato, seppur senza retrocessioni, nessuno ti regala nulla. Una formazione di giovanissimi, quella molossa, ha messo in difficoltà una formazione, annunciata tra le grandi favorite, come quella di Camplone. E tutto sommato, come ha dichiarato con sincerità lo stesso Stefano Sanderra, incontrare il Lecce alla prima giornata non è certo un male. I salentini, magari non sono ancora ben amalgamati e al top della condizione. Certamente non lo sarà neppure la Salernitana. Ma l’urlo dell’Arechi può essere davvero devastante. In città c’è l’entusiasmo giusto per questo ritorno, dopo due anni in Lega Pro. Due anni vissuti all’inferno, uno sotto le mentite spoglie del Salerno Calcio con colori e simboli inediti e mai davvero amati, tra mille battaglie. Poi l’anno scorso con la storica denominazione e la maglia granata, un altro viaggio condotto più in scioltezza per riprendere quel filo del discorso interrotto quel maledetto 19 giugno 2011 contro il Verona di Mandorlini. E oggi si riparte con un entusiasmo nato dalle due promozioni consecutive e anche dalla certezza di avere una società finalmente solida e giustamente ambiziosa. E questo è un punto di partenza importante. Il match di questa sera non sarà decisivo ma sicuramente potrà dare già un primo segnale alla concorrenza. I fari della Lega Pro si accendono con un match che merita ben altre categorie. ma questo potrebbe soltanto essere questione di tempo. Un anno esatto, molto probabilmente.