di Olga Chieffi
Buona la “prima” per il Mood di Antonio Bruno, domenica mattina, nella stordente luce della primavera campana, il quale ha inaugurato il suo innovativo lounge bar, accogliendo quanti hanno inteso affiancare il nostro giovane e determinato patron, in questa sua nuova avventura. Antonio Bruno ha da sempre gettato il cuore oltre l’ostacolo e la grinta acquisita sui campi di gara, è stata espressa anche in questa sua nuova attività, che lo ha visto festeggiato dalla “meglio gioventù” di Battipaglia, amici e anche amministratori di una cittadina che deve avere e dar fiducia alle nuove generazioni di imprenditori, che hanno scelto di rimanere e far fiorire le proprie radici nella propria ferace terra. Amministrazione uscente in grande spolvero con il sindaco, Cecilia Francese, il suo vice, Angelo Cappelli e il presidente del consiglio comunale, Francesco Falcone, che si è complimentata, naturalmente, con Antonio, mentre il segretario cittadino dell’UdC, Avvocato Luca Muto, unitamente all’avvocato Vera Carbone, che incontreremo nel prossimo agone elettorale, pensano che quel larghetto che ospita i tavoli all’aperto del Mood, possa rappresentare il primo salotto, la prima tappa, per raggiungere il centro cittadino. “E’ uno dei locali cittadini – ha dichiarato affettuosamente Luca Muto – che nasce con un’idea ben precisa, innovativa e lungimirante. E’ un vero e proprio incrocio, poiché è vicino sia allo svincolo autostradale, sia al centro, è servito da un bel parcheggio gratuito che dista pochi metri, e si pone, quindi, come faro per tornare ad “illuminare” una zona che era rimasta da tempo ai margini della movida battipagliese”. “Cercherò – ha continuato Antonio Bruno – anche di organizzare qualche evento in sinergia con gli altri locali che sono vicini, una sinergia e una competizione, al tempo stesso, che, siamo sicuri, ci porterà lontano”. Intanto, giornata gravosa per l’eccellente barman Valerio Citro e per la sua squadra, che è dovuto passare da un cocktail Martini old style, al Negroni, al Long Island, Mojito e alla miriade di Spritz, che hanno rinfrancato i primi calori dei fruitori, i quali in un ambiente accogliente ed elegante, che non disdegna uno sguardo e il ricordo delle antiche mura di cui è ospite, hanno potuto godere anche della performance del sassofonista Vito De Simone. Vito, gemma del magistero di Lauro De Gennaro, ha spaziato al sax alto, tra amati standard e nuove melodie, mantenendosi impeccabilmente nei canoni estetici del modus tutto salernitano dell’interpretare gli strumenti a fiato, esprimendosi in quella lingua e in quel ritmo, così fascinosamente amalgamati, intrecciato in un mood, dominato da puzzle formati da coordinate di reperti che incrostano il suo contenitore musicale, donandolo attraverso una iridescente comunicabilità, preludio a quelle notti d’estate che, a breve, potremo trascorrere tutti insieme appassionatamente.