Tutto pronto per il Radici Festival - Le Cronache
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Tutto pronto per il Radici Festival

Tutto pronto per il Radici Festival

Il 10 e l’11 agosto Aquara ospiterà la seconda edizione della Kermesse che alternerà alla musica, alla rievocazione del passato e alla promozione dell’arte e dell’artigianato

Di DAVIDE NAIMOLI

Il 10 e l’11 Agosto ad Aquara si terrà il “Radici Festival”, una due giorni consacrata alla musica, alla rievocazione del passato e alla promozione dell’arte e dell’artigianato. La Pro Loco di Aquara è da anni coinvolta in questo lavoro di recupero e di approfondimento della civiltà contadina e delle peculiarità culturali del territorio: storia e racconti, suoni e biografie si incroceranno lungo le strade e gli angoli del paese cilentano, in particole lungo le “strettule”, le vie concepite a misura di pedone e di asino.  “Vogliamo provare a sfuggire alla logica, che ci sta un po’ stretta, della sagra estiva” – dice Cosimo Di Gioia, Presidente della locale Pro Loco, “Lo sforzo è quello di realizzare un contenitore che dia la possibilità di far dialogare passato e presente. Abbiamo una storia antica e noi dobbiamo essere all’altezza dell’eredità che abbiamo raccolto; saperi, mestieri, artigianato: di questo è fatta la nostra identità e occorre che tutto ciò non sia cancellato o ridotto a una nota a margine.  Il cibo non sarà assente, ma non sarà il centro dei nostri incontri e comunque si cercherà di tutelare sapori non troppo slegati dalla consapevolezza contadina aquarese”. In  questo tentativo di andare a ritroso ricostruendo un itinerario storico e culturale che per la gran parte è ancora da portare alla luce (fondamentale per la storia della Valle del Calore è Della Valle di Fasanella di Lucido Di Stefano, opera della fine del ‘700) il rischio però è quello dell’arroccamento campanilistico. La Pro Loco, avvertita di questo rischio, vuole promuovere la condivisione di esperienze non solo locali e vuole aprirsi all’esterno e soprattutto grazie alla musica lavora alla costruzione di piccoli ponti. Ad avvicendarsi sul palco varie formazioni musicali (La Sindrome di Kessler, TheRivati, Napoleone, Dimartino), tutte accomunate da un attitudine al racconto e all’affabulazione. Radici festival è partito nel 2015 e mira a mettere in moto una riflessione sul destino delle aree rurali attraverso la memoria di pratiche e conoscenze antiche. “Non è casuale che tra i numi convocati a dare protezione allo spirito della rassegna ci sia Cesare Pavese” precisa Riccardo Marchese, da anni impegnato sul territorio a farsi interprete di una coscienza civica e ambientalista che sia argine a una certa desertificazione culturale. “Pavese ha riflettuto con insistenza sul rapporto del singolo con il mondo rurale; molta della sua scrittura  è all’ombra di un’idea di microcosmo che è insieme orizzonte mentale e terra da calpestare”.  Da segnalare all’interno dell’evento la presentazione di “158. Provincia da gustare”, volume assemblato da Enzo Landolfi, noto divulgatore televisivo, in cui l’autore ha realizzato una ricognizione sulle tipicità culinarie locali associando a ogni comune della Provincia di Salerno una ricetta che lo rappresenta. E nell’ambito del “Radici festival” sarà presentata, contrappuntata dalle musiche di Italo Sabetta,  l’anteprima del libro “E’ la gente che fa un paese” di Guy Marino, fotografo italo-americano, di base a New York. Il libro è una raccolta di immagini di volti aquaresi catturati da Marino nell’arco di alcuni anni, per lo più d’estate. Nella molteplicità di sorrisi, rughe, increspature dei volti, sguardi trasognati, mimiche sobrie Marino trova il modo di restituire una vitalità e una ricchezza espressiva che sono lo specchio di una comunità che si offre all’esterno.