Dopo giorni di polemiche, illazioni e indiscrezioni i portatori delle statue della processione di San Matteo vengono allo scoperto con una nota ufficiale diffusa attraverso l’avvocato Luigi Cacciatore. L’obiettivo è quello di chiarire alcuni aspetti di una questione che dall’anno scorso sta infiammando la city. In particolare viene evidenziato che per le paranze l’ingresso nella sede della Guardia di Finanza è oggetto di confronto alla stessa stregua dell’ingresso al Comune e che c’è massimo disponibilità ad un confronto costruttivo per trovare una soluzione definitiva nel rispetto delle disposizioni dell’Arcidiocesi ma anche salvaguardando le tradizioni della gesta del Santo Patrono. “Le paranze di San Matteo, San Giuseppe, San Gregorio VII, S. Ante,S. Fortunato e S. Gaio, nel riportarsi, integralmente, a quanto contenuto nella nota diffusa agli organi d’informazione in data 5 luglio, comunicano alla città di Salerno e alle Autorità civili e religiose, il proprio profondo dissenso riguardo alle ultime libere “interpretazioni”, conseguenza -ancora una volta – di diffusione d’informazioni distorte e spesso prive di qualsiasi fondamento (si ribadisce del tutto estranee agli stessi), che si son volute attribuire al contenuto dello stesso comunicato stampa. I portatori nel sottrarsi a tali ulteriori e fuorvianti strumentalizzazioni, con il rinnovato auspicio di non assistere più a tali fantasiose “chiavi di lettura”, né di essere considerati attori principali d’infondate e stucchevoli polemiche e d’ingiustificate contrapposizioni e, soprattutto,confermando che non è in atto alcuno “scontro” con la Curia (tale affermazione è avallata dal reciproco lavoro svolto in questi mesi, in piena condivisione d’intenti, concretizzatosi nell’Atto Fondativo consegnato due mesi or sono nelle manidell’Arcivescovo, nel quale sono riportate tutte le regole che disciplinano comportamento dei portatori e “vita” delle paranze, anche nel pieno rispetto del documento diffuso dalla CEI Campania) ribadiscono di sentirsi onorati e al tempo stesso orgogliosi di compiere con convinzione e con decoro il servizio di portatore”. In relazione a quanto comunicato da Monsignor Moretti in relazione alle celebrazioni precisano: “In merito allo svolgimento dell’intera processione precisano che seppur il diniego riguardante l’ingresso della statua di San Matteo nella sede della Guardia di Finanza sia stato argomento di discussione approfondita, trattato alla stessa stregua del mancato accesso nel Palazzo di Città (in quanto comporta modifiche sostanziali rispetto alla tradizionale processione) gli stessi, loro malgrado, nel prendere atto dell’interessato risalto dato solo alla circostanza avente ad oggetto il Comune di Salerno, colgono l’occasione per precisare, qualora ve ne fosse necessità, il totale rispetto dell’autonomia decisionale dei vertici della Guardia di Finanza. Tanto premesso, nonostante sia stata già espressa una trasparente, chiara, quanto legittima critica a tali direttive – non potendosi non osservare che le stesse “trasformano e mutano” profondamente e fortemente le tradizioni storiche della Città di Salerno – i portatori ripropongono, sempre che sia ritenuto opportuno dalle parti in causa coinvolte per la solenne festività (ossia Curia, Comune, Prefettura e altre Istituzioni civili e militari), l’invito a convocare un Tavolo Organizzativo, cui si dichiarano ampiamente disponibili a partecipare, con una bendefinita rappresentanza, per fornire con senso di responsabilità, fin da subito, il proprio contributo preparatorio. Il solo unico ed esclusivo scopo è far sì che da tale Tavolo scaturisca la determinazione definitiva e pubblicamente comunicata alla Città di Salerno su tutti gli aspetti del rito civile e religioso riguardanti i festeggiamenti del Santo Patrono, affinché il prossimo 21 settembre sia una serena e partecipativa occasione per l’intera comunità salernitana per vivere momenti di profondafede, civiltà, buon senso e rispetto… perché sia festa grande a Salerno”.
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