di Andrea Pellegrino
Liste pulite. Assunta Tartaglione ribadisce la volontà di tenere fuori dalla competizione elementi di “imbarazzo”. Sia per le liste Pd che per quelle del presidente. La segretaria regionale democrat ieri mattina all’Ateneo salernitano ha tracciato le linee guida per la composizione delle liste che avranno anche la “consulenza” delle Prefetture prima di passare al vaglio definitivo dei vertici regionali del partito. Quanto alla vicenda di Eboli e al terremoto riguardante le ultime primarie, la Tartaglione chiarisce: «Innanzitutto condanno la tratta degli immigrati. Penso che sia una cosa aberrante. Quanto al collegamento con le primarie del Partito democratico, è normale che siano fatti dei facsimile ma il partito non è a conoscenza di tutto ciò. E naturalmente non sa dove vengono distribuiti». Ma sarà la giustizia a fare chiarezza. «La magistratura sta svolgendo indagini e noi non possiamo fare altro che attendere sviluppi». Sulle candidature al Consiglio regionale, dunque, nessun passo indietro rispetto a quanto già concordato con lo stesso candidato alla presidenza. Dunque “liste pulite” sia di partito che civiche. «Lunedì sera – dice – abbiamo fatto una segreteria regionale per porre le prime basi per la composizione delle liste. Noi indicheremo delle linee guida generali, lasciano ampia autonomia alle federazioni provinciali. Poi toccherà a noi passarle al vaglio». Un controllo che avverrà con l’ausilio delle Prefetture. «Compatibilmente nel rispetto della legge, chiederemo ai Prefetti un controllo sui candidati. Questo per evitare situazioni di imbarazzo, sia per la lista del Pd che quella del presidente». In particolare i controlli riguarderanno eventuali collegamenti tra i candidati e la malavita organizzata. Per quanto riguarda, infatti, indagati ed imputati, la Tartaglione dice: «Abbiamo un codice etico del partito e ci muoveremo seguendo quanto stabilito». Per ora non c’è nessuna manovra in corso, riguardo ad una eventuale e nuova candidatura alla presidenza. Almeno ufficialmente. «Abbiamo già dato – spiega la Tartaglione – con il tira e molla sulle primarie. Ora abbiamo riacquistato la fiducia degli elettori e non possiamo perdere questo patrimonio. Le primarie sono state una festa di democrazia ed ora andiamo “avanti tutta” con il nostro candidato». Sul silenzio di Renzi, invece, la segretaria sostiene che «ora ha vicende più importanti da affrontare ma ci è vicino e ci sosterrà in questa battaglia. La Campania è una regione importante ed è capofila del Mezzogiorno». Infine sulla legge Severino e sull’ultima pronuncia della Cassazione. «E’ una questione che si dovrà affrontare nel momento in cui il nostro candidato vinca la competizione elettorale. Noi stiamo seguendo la vicenda e non mi va di intervenire su questioni che sono prettamente giuridiche». Sul rinvio delle elezioni? «Si tratta solo di una settimana, avremo sette giorni in più (7 giugno dovrebbe essere la data, ndr) per fare campagna elettorale e convincere i nostri concittadini a sostenerci».