Tangenti, il sistema Fortunato - Le Cronache Ultimora
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Tangenti, il sistema Fortunato

Tangenti, il sistema Fortunato

di Erika Noschese

Il sindaco Giovanni Fortunato sotto i riflettori delle autorità. Tutto è iniziato ad agosto del 2022, ma ha avuto una forte spinta con una denuncia presentata il 12 dicembre 2022 dal consigliere Michele Galardo presso la Stazione Carabinieri di Santa Marina, nella quale si segnalava un tentativo di corruzione da parte del primo cittadino. Le successive attività investigative hanno rapidamente portato alla luce dettagli che sembravano confermare un accordo tra il sindaco e Galardo. Già il giorno seguente la denuncia, il 13 dicembre 2022, un messaggio WhatsApp di Galardo a Fortunato recitava: “Grazie per la fiducia. La metterò a frutto. Buona giornata. Ricorda la parola data x me la tua parola non ha prezzo”. Un messaggio che, a dimostrazione della sua rilevanza, lo stesso sindaco Fortunato avrebbe ripubblicato sul proprio profilo Facebook, manifestando la chiara intenzione di accreditare il suo interlocutore. Il 14 dicembre, un incontro tra i due, monitorato dagli investigatori, ha visto il sindaco esplicitare la sua volontà di accreditare Galardo per le opere legate al PNRR. Giovanni Fortunato, sentito dai Carabinieri di Santa Marina il 15 dicembre 2022, ha confermato le accuse di Galardo, dichiarando di essere stato avvicinato dal consigliere che gli avrebbe proposto un accordo: accreditare la sua società per le opere pubbliche nel Comune di Santa Marina, in cambio di appoggio politico. “Michele mi ha chiesto di poter essere accreditato per le opere pubbliche, in particolare del PNRR, del comune di Santa Marina […] in cambio di un appoggio politico da parte di Michele al mio partito in vista delle future consultazioni elettorali europee ed in particolare a sostenere la mia persona in vista delle future consultazioni elettorali che si terranno nel Comune di Santa Marina nel 2024”, ha affermato Fortunato. Il sindaco ha poi aggiunto che, una volta compresa la natura illecita della proposta, e dopo un’offerta esplicita di denaro per l’accreditamento della società di Galardo per le opere pubbliche, avrebbe deciso di denunciare i fatti. Tuttavia, le dichiarazioni di Fortunato non sono state ritenute pienamente attendibili dagli investigatori. L’attività d’indagine ha suggerito che la denuncia sarebbe stata presentata dal sindaco solo dopo che Galardo aveva già segnalato l’episodio di corruzione, e dopo che Fortunato stesso avrebbe già accettato l’accordo illecito. Il Pubblico Ministero ha sottolineato come la denuncia del sindaco sia giunta solo “dopo essere stato messo alle strette dalle indagini” e con il chiaro scopo di “precostituirsi una posizione di vittima”. Alla luce degli elementi raccolti, il G.I.P. ha ravvisato gravi indizi di colpevolezza a carico di Giovanni Fortunato per i reati di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio e concussione. La gravità dei fatti e la posizione di Fortunato come sindaco del Comune di Santa Marina hanno portato il G.I.P. a ritenere la custodia in carcere come l’unica misura cautelare idonea a fronteggiare il pericolo di reiterazione dei reati e di inquinamento delle prove. Intanto, nella giornata di ieri il Prefetto di Salerno Francesco Esposito con decreto del 22 maggio 2025, ha sospeso il Sindaco di Santa Marina, Giovanni Fortunato, in seguito all’esecuzione dell’ordinanza cautelare con cui il primo cittadino è stato sottoposto agli arresti domiciliari. La sospensione di diritto è stata adottata ai sensi dell’art. 11, comma 2 del D.Lgs. 235/2012 e cesserà qualora venga meno l’efficacia della misura coercitiva. A guidare l’ente sarà il vice sindaco Virgilio Giudice LE TRASCRIZIONI. Tutto ha avuto inizio quando Francesco Bruno Eboli, legale rappresentante della Sereno Costruzioni Srl, società cessata il 30 dicembre 2020, ha contattato gli uffici della Procura della Repubblica il 2 agosto 2022 ed è stato ascoltato una settimana dopo, il 9 agosto, presso gli uffici della Procura della Repubblica di Lagonegro. Successivamente è stato ascoltato il 12 e 21 dicembre del 2022, comunicando che l’uomo di fiducia del sindaco Fortunato, Michele Galardo, gli aveva riferito che il sindaco Fortunato gli avrebbe negato qualsiasi provvedimento a suo favore a causa della “sua personale avversità nei miei confronti”. Nicola Tortora, amministratore unico della Civato Srl, impresa esecutrice dei lavori oggetto di indagine, riferisce a Francesco Bruno Eboli, con molti dettagli, dell’intesa tra Over Dream (la Forever Dreamers Srl, ndr) e il sindaco Fortunato. Per far sì che ciò accadesse, la ditta ha dovuto nominare come progettista l’uomo di fiducia del sindaco Fortunato, Michele Galardo, pattuendo 100mila euro di somma per l’incarico professionale e altri 100mila euro da versare proprio al sindaco, Giovanni Fortunato. “Nicola Tortora – riferisce Francesco Bruno Eboli alla Procura – mi ha esplicitamente detto di essere stato destinatario delle richieste del Fortunato in occasione degli incontri avvenuti nell’ufficio del sindaco di Santa Marina. Lo stesso Tortora mi ha aggiunto che nel tempo è stato lui a consegnare le somme richieste dal Fortunato al Galardo che ha fatto da collettore”, ribadendo che “una parte delle somme versate erano destinate personalmente al sindaco Fortunato, a prescindere dalle spese tecniche e di progettazione dovute al Galardo”. Se non fosse stata promessa la somma di 100mila euro al sindaco Fortunato, secondo le dichiarazioni di Francesco Bruno Eboli, “le concessioni edilizie non sarebbero mai state rilasciate dalla sua amministrazione”. Nicola Tortora, amministratore unico della Civato Srl, dichiarava alla Procura il 12 giugno del 2023 che “i terreni in questione sono stati venduti da Franco Eboli […] lo conosco per sentito dire, è uno di qua […] non ho mai pagato nessuno”. Riferiva anche di non aver mai conosciuto il sindaco di Santa Marina, rinnegando anche di aver riferito al signor Eboli i fatti riferiti da quest’ultimo alla Procura della Repubblica, pur riferendo che lo stesso signor Eboli fosse “sempre corretto e affidabile”. Eppure, il signor Eboli aveva riferito anche dello stato di preoccupazione proprio del Tortora poiché temeva che la sua presenza avrebbe prospettato il mancato rilascio dei titoli necessari all’edificazione, come sarebbe stato stabilito dal sindaco Fortunato. E nel corso di questi scambi, il Tortora si sarebbe sfogato circa i pagamenti in denaro dovuti al sindaco, dicendo: “ca non si fa niente se non si paga chillu strunz”. Dall’ordinanza emergono alcune intercettazioni telefoniche e ambientali, tra cui quella in cui il sindaco Fortunato commentava con il figlio, rispetto a un suo possibile arresto, che la questione non gli interessava poiché “c’è Michele che è il più delinquente, mafioso, tangentista”, riferendosi al suo amico Galardo. Ci sono intercettazioni di Antonio La Montagna, amministratore della Forever Dreamers Srl, che confessava di avere pagato per ottenere il titolo edilizio, affermando “è certo che ho cacciato i soldi […] Il sindaco è padrone di mezzo paese”, mentre in un’altra conversazione con Nicola Tortora, avvenuta in auto, si rammaricava del fatto che “Galardo si è preso i soldi […] poi non si è interessato di niente”, aggiungendo che “vuole i soldi perché quello doveva dare da mangiare al mullah”. E ancora, dopo essere stati ascoltati dalla Procura, Antonio La Montagna commentava così con Nicola Tortora: “tutti questi che stanno sul territorio sono tutte vittime di Giovanni, perché Giovanni è uno che domina tutti […] è un dittatore […] sapete come lo chiamano? Il mullah”. In più di un’occasione La Montagna è stato intercettato mentre spiegava le modalità esecutive di quello che definiva “il sistema”, da cui lui stesso lamentava di essere stato abbandonato “perché già hanno avuto”, nonostante lui avesse precisato di non aver “cantato”. Nelle fasi successive dell’indagine, in particolare il 26 luglio 2023, sono stati rinvenuti oltre 150mila euro in contanti, suddivisi in 112.950 euro presso la residenza del sindaco Fortunato e 50.040 euro presso l’abitazione di Francesco Pio Fortunato.