Superbonus, Ferraioli: «Situazione resta preoccupante, intervenga il governo» - Le Cronache
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Superbonus, Ferraioli: «Situazione resta preoccupante, intervenga il governo»

Superbonus, Ferraioli: «Situazione resta preoccupante, intervenga il governo»

di Erika Noschese
«Le filiere sono un moltiplicatore di opportunità e di crescita per le aziende». Lo ha dichiarato Antonio Ferraioli, presidente di Confindustria Salerno intervenuto ieri mattina all’incontro dal titolo “La forza della filiera e il suo ruolo strategico nell’economia italiana”. L’evento, organizzato nell’ambito delle iniziative territoriali di celebrazione dei 50 anni di Confindustria Campania, è stato incentrato sulle filiere, un ecosistema strategico in cui le relazioni commerciali sono arricchite dalla condivisione di elementi immateriali, tecnologici e finanziari, dal trasferimento di valori e modelli di business e dalla diffusione della conoscenza. Un particolare approfondimento è stato dedicato alla filiera agroalimentare partendo dal presupposto che le aziende ad essa appartenenti sono naturalmente vocate a operare in collaborazione, essere permeabili all’innovazione e avere flessibilità, tanto da essere in grado di affermarsi e competere con successo nel mondo. A confermarlo i numeri di Srm: il sistema agroalimentare italiano, infatti, come evidenziato dalle analisi dell’Associazione Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, nel 2022 vale 64 mld di euro (37,4 mld agricoltura e 26,6 mld di euro industria alimentare), circa il 4% del Pil. Poco più del 30% è realizzato dalla filiera agroalimentare meridionale (oltre 20 mld). L’Italia è prima in Europa per prodotti agroalimentari e vitivinicoli registrati e protetti con 882 denominazioni, di cui 353 al Sud. Seguono Francia (700), Spagna (370), Grecia (276) e Portogallo (196). L’export del settore agroalimentare italiano, nel 2022, ha realizzato il record storico nelle esportazioni per un valore vicino ai 60,7miliardi (+15%). Nel Sud le esportazioni agroalimentari – in 191 dei 206 Paesi nei quali esporta l’Italia – ammontano a 11 mld. In una realtà come la provincia di Salerno diviene strategico valorizzarle perché il nostro tessuto produttivo è fatto di piccole e medie imprese che, inserite in un percorso di filiera, possono veder accrescere le proprie competenze e il proprio business, presentandosi in maniera ancora più competitiva sui mercati internazionali. Sono tanti i settori in cui è importante riconoscere e potenziare l’esistenza di una filiera, uno per tutti l’agroalimentare che attesta la nostra provincia tra le più importanti d’Italia in tale ambito. Con questa consapevolezza, Confindustria Salerno ha promosso e fondato, insieme ad altri 36 soci, l’ITS agroalimentare Te.La. che andrà a formare profili professionali specifici per l’agrifood. È un primo concreto passo che dimostra come si possano coniugare esigenze e opportunità delle aziende di un territorio», ha aggiunto il presidente Ferraioli
Presidente, due anni di pandemia, le conseguenze del conflitto bellico ma oggi si accendono i riflettori sulla filiera. Come è cambiato il mondo delle imprese?
«Il mondo delle imprese ha mostrato grande resilienza, lo dicono i risultati del 2022: l’Italia è cresciuta più degli altri Paesi e questo lo ha fatto soprattutto grazie alla manifattura, grazie alle capacità delle imprese di muoversi anche in maniera sincrona, attraverso i meccanismi di filiera. Questo è estremamente importante e lo dicono le statistiche, i dati: le aziende cercano di organizzarsi creando dei veri distretti e i risultati economici, anche nell’interesse del territorio, sono significativi e importanti».
Un 2022 sembra essere andato bene nonostante gli allarmi ma un 2023 che parte tra luci e ombre…
«Parte tra luci ed ombre ma rispetto a qualche mese fa abbiamo prospettive migliori, sicuramente: lo scenario inflazionistico sta rientrando, abbiamo delle difficoltà maggiori nel mondo del credito, il costo del denaro – anche in relazione al credito alle imprese – ha maggiori difficoltà ma tutto sommato, rispetto a due mesi fa, abbiamo prospettive migliori. È un momento che dobbiamo superare, costruendo una prospettiva per i prossimi mesi e il 2024 che sia migliore. Il turismo sta andando molto bene, sia nella nostra provincia e sia a livello nazionale; abbiamo il settore agroalimentare che tira abbastanza bene anche nel salernitano e questi elementi ci rendono ottimisti pur nella consapevolezza delle difficoltà».
Ci sono dati relativi alle chiusure 2022?
«Non abbiamo avuto grossi problemi di questo tipo, quello che ci sono stati a livello di cassa integrazione e riduzione del personale è stato gestito in maniera abbastanza intelligente anche con le organizzazioni sindacali. Non mi risultano grandi problematiche e ci auguriamo non ce ne siano».
Superbonus, ci sono stati licenziamenti in provincia di Salerno ma secondo lei la situazione è preoccupante?
«La situazione relativa la Superbonus è sicuramente preoccupante e bisogna trovare una soluzione nell’interesse delle imprese, dei cittadini che hanno aderito ad un provvedimento governativo che oggi deve trovare una soluzione; ci sono crediti incagliati e mi auguro che quanto prima si trovi una soluzione a questo problema. Noi come Confindustria siamo disponibili a collaborare per trovare una soluzione».