di Monica De Santis
La voce è iniziata a circolare intorno alle 10,30 del mattino di ieri. Su gruppi whatsapp e davanti ai negozi finalmente aperti in tanti commentavano il possibile passaggio della Campania in zona gialla. Un passaggio che fino a ieri sembrava essere praticamente impossibile, tanto che tutti erano oramai pronti ad affrontare altri sette giorni in zona arancione. Poi le voci. Le notizie apparse su diversi siti. Tra chi dava per certo il passaggio e chi lo ipotizzava. Tra chi escludeva la zona gialla e chi diceva che i numeri c’erano ma non bastavano. Poi alle 18, di ieri sera ogni dubbio è stato sciolto. Speranza, ministro della Salute,, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, ha firmato la nuova ordinanza che andrà ufficialmente in vigore a partire da lunedì 26 aprile e che vede la nostra regione diventare dopo solo sette giorni in zona arancione, zona gialla. Dunque stando a quello che ha stabilito il Ministro della Salute in area rossa resterà una sola Regione, ovvero la Sardegna, che dopo aver goduto qualche settimana fa di essere riuscita a diventare unica regione zona bianca, è riuscita a fare molti passi indietro in pochissimo tempo e a tornare dunque in zona rossa. Sono in area arancione invece le Regioni Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d’Aosta. Mentre tutte le altre Regioni e Province Autonome sono in area gialla. Ovvero Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria e Veneto: sono quindi 13 le Regioni che rientreranno in area gialla, sospesa da diverse settimane per far fronte alla diffusione delle varianti, e che potranno quindi dare il via al processo graduale di riaperture. Dal lunedì, nelle regioni in zona gialla, è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata una volta al giorno, dalle 5 alle 22, a quattro persone oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. Le persone che si spostano potranno portare con sé i minorenni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi. E tra le regioni gialle ci si potrà muovere liberamente. Sempre in zona gialla, c’è il via libera anche agli spostamenti all’interno della regione. Nelle regioni in zona gialla si potrà tornare al ristorante già da lunedì 26 aprile a pranzo e a cena, purché all’aperto, ricordando però che vige il divieto di uscita notturna dalle 22. Nelle regioni in zona arancione e rossa saranno in vigore le stesse regole di sempre: è vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.) e nelle loro adiacenze. Dalle 5 alle 22 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande, come segue: dalle 5 alle 18 senza restrizioni; dalle 18 alle 22 è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. È consentita, senza limiti di orario, la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive. Dal primo giugno, sempre in zona gialla, i ristoranti potranno aprire al chiuso ma solo fino alle 18.