Sospensione RdC, la Cgil e Fp Cgil chiedono una proroga di sette mesi - Le Cronache
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Sospensione RdC, la Cgil e Fp Cgil chiedono una proroga di sette mesi

Sospensione RdC, la Cgil e  Fp Cgil chiedono una proroga di sette mesi

Dopo la comunicazione di sospensione del reddito di cittadinanza, l’unica speranza per migliaia di famiglie in povertà rimane l’essere prese in carico dai servizi sociali comunali, quei servizi sociali e quella presa in carico che il Governo ha sacrificato sull’altare di una presunta “occupabilità” che non tiene conto dei bisogni e delle fragilità delle persone. A questo punto toccherà agli assistenti sociali e alla fragile rete dei servizi sociali dei Comuni, debole soprattutto al sud dove ci sono la maggioranza dei percettori del Rdc, confrontarsi con il disagio e la disperazione di molte persone che perdono l’unico reddito e che hanno solo poche settimane per non perdere il beneficio economico. Migliaia di domande davanti a poche unità di assistenti sociali e allo scarso personale dei servizi, a volte precario. A Salerno i nuovi Assistenti Sociali nel 2023 dovranno essere 15, ma non basta a reggere un percorso di accompagnamento che necessità di risorse umane e soprattutto economiche.”La brutta riforma del RdC sta lasciando senza sostegno migliaia e di persone e ne sta scaricando la responsabilità sulle lavoratrici e sui lavoratori dei servizi sociali. Per loro il già quotidiano rischio di un lavoro a contatto proprio con i più deboli e i più fragili, diventa così insostenibile, soprattutto per l’incapacità di rafforzare i servizi sociali, nonostante ci siano, da oltre due anni, i finanziamenti necessari per assumere migliaia di assistenti sociali e di altre figure professionali che sarebbero stati indispensabili per fronteggiare una situazione di questo tipo, figlia di un furore ideologico ed una approssimazione operativa che non possono pagare certo lavoratrici e lavoratori”, ha detto Antonio Capezzuto, Segretario Generale della Funzione Pubblica Cgil di Salerno.Per la Cgil e la Fp Cgil è necessario prorogare il termine di 7 mesi per la sospensione del Reddito di Cittadinanza e dare modo alla popolazione in condizione di bisogno di essere presa in carico dai servizi comunali. “Abbiamo bisogno di procrastinare i termini, così assurdi, assumere rapidamente il personale a tempo indeterminato necessario ed assicurare e garantire la formazione necessaria per dare le risposte necessarie ad un problema così grave come la povertà”, ha aggiunto Capezzuto. Un tema ormai anche politico con i 5 Stelle che non risparmiano attacchi: “Non solo il governo Meloni abbandona 4.806 famiglie con la sospensione del reddito di cittadinanza, ma ha anche l’ardire di accompagnare questa furia ideologica contro una misura del M5S con dichiarazioni inconcepibili. Purtroppo, non sono semplici numeri, ma famiglie che dall’oggi al domani saranno in emergenza e non sapranno più come mettere un piatto in tavola. Mancheranno risorse non solo nelle tasche di molti cittadini salernitani, ma anche meno incassi nei negozi e nelle attività commerciali di prossimità. Meloni prova a cancellare da Roma, con un sms, i poveri, ma in realtà rimanda il problema alle Regioni, quasi tutte governate dal centrodestra, totalmente impreparate a gestire la situazione. Le Regioni passeranno la parola ai Comuni, che sono senza fondi e senza personale”, ha denunciato la Coordinatrice del Movimento 5 stelle in provincia di Salerno Virginia Villani. “Non si può tacere di fronte all’ingiustizia – ha aggiunto Villani -, i servizi sociali cominciano ad essere presi d’assalto per le scelte scellerate di un governo che non ascolta il suo popolo, cui sta rubando tutto, anche la possibilità di sognare e proiettarsi in un futuro dignitoso. Questo è il furto peggiore che questa destra ottusa ha potuto fare al popolo italiano”. Ad intervenire anche i consiglieri regionali Michele Cammarano, Vincenzo Ciampi e Gennaro Saiello: “L’sms di Inps che comunica la cancellazione del Reddito di cittadinanza smantella lo stato sociale e scarica sui sindaci la furia di tanti cittadini disperati. Nella nostra regione sono circa 37 mila le sospensioni, un quarto del totale a livello nazionale. Se da un lato il Governo Meloni continua a combattere i poveri e non la povertà, affamando i campani in difficoltà, dall’altro assistiamo all’insostenibile ipocrisia di De Luca che pur di guadagnare consensi attacca il governo”, hanno detto i consiglieri regionali del Movimento 5 stelle Campania Michele Cammarano, Vincenzo Ciampi e Gennaro Saiello.“Una vera e propria presa in giro. Noi non dimentichiamo quando De Luca affermava, testualmente, che “il reddito di cittadinanza sta creando una devastazione sociale, sta dando, dalle nostre parti, lo stipendio alla manovalanza della camorra”, e ancora “il reddito di cittadinanza è una grande truffa, una grande porcheria di clientela politica. Con il reddito di cittadinanza abbiamo mescolato la povertà con i parassiti e con i figli di buona donna”. Offese e insulti vergognosi nei confronti di chi oggi, senza un sussidio vitale, è in preda alla disperazione. Alle azioni indegne del governo si uniscono le giravolte di un presidente che ha perso ormai, agli occhi dei campani, ogni credibilità”.