Due mailioni e trecentomila euro. Sarà questo l’importo alla base della gara, il cui bando è in via di pubblicazione, per l’affidamento del servizio di noleggio di opere artistiche luminose per l’undicesima edizione, quella 2016/2017, di Luci d’Artista. L’estate è alle porte ma la testa, almeno negli uffici di palazzo di Città, è già al prossimo mese di novembre, quando Salerno si illuminerà nuovamente. Come annunciato nelle scorse settimane, il Comune di Salerno – dopo anni di affidamento diretto – provvederà ad individuare tramite una procedura aperta di accordo quadro la ditta fornitrice delle installazioni luminose che caratterizzano l’ormai consolidata manifestazione invernale della città di Salerno. Un bando molto atteso e richiesto da più parti che, a breve, sarà reso pubblico e che seguirà il criterio dell’offerta economica più vantaggiosa sulla base di una soglia massima fissata, appunto, a 2 milioni e 300 mila euro e dunque perfettamente in linea con la cifra sborsata dall’amministrazione comunale per noleggiare le luci delle passate edizioni. Nella determina dirigenziale – del settore Manutenzione e impianti – a firma dell’ingegnere Giovanni Micillo, sono gettate le basi del bando di gara. Ovviamente, ogni azienda che intenderà partecipare dovrà dimostrare di avere la capacità economico finanziaria per far fronte agli impegni della gara d’appalto ma soprattutto di capacità tecnica e professionale con – si legge nel provvedimento a firma del dirigente municipale – «presentazione dell’elenco dei principali contratti per prestazioni eseguite di realizzazione e noleggio di opere artistiche luminose, svolte con buon esito nel periodo aprile 2013 – marzo 2015, per un valore complessivo pari almeno all’importo massimo del presente accordo, di cui almeno il 50% svolto per conto di enti pubblici». L’appalto, si specifica come di consueto nella determina, sarà aggiudicato anche in presenza di una sola offerta, purché valida. Insomma, pochi ma chiari requisiti che, quasi certamente, ha la “Lucifesta” di Pomigliano d’Arco, la ditta di “fiducia” del Comune di Salerno cui il servizio è stato affidato nel corso di questi anni. Tanto che, qualche malpensante, ha già ipotizzato che il disciplinare di gara sia stato predisposto, come un abito confezionato, su misura delle esigenze dell’impresa partenopea.
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