Giovanna Naddeo
Passata la festività di San Matteo e l’aspro odore di milza, si respira già aria di Natale in città. A un mese esatto dall’accensione di Luci d’Artista 2018, gli operai della Criscuolo srl- società casertana alla quale i francesi di Blanchere Illumination hanno subappaltato le operazioni di montaggio, smontaggio e manutenzione – sono all’opera per l’istallazione delle luminarie. Nel frattempo, da Palazzo di Città trapelano le prime indiscrezioni in merito alle attrazioni e alle iniziative in programma per questa tredicesima edizione. Una cosa è certa: lo scintillio non mancherà. Di segno opposto, invece, le richieste dei salernitani, senza alcun dubbio più pragmatiche e concrete. «Occorre migliorare i servizi che offriamo ai turisti, a cominciare dai bagni», sottolinea Silvestro, gestore di un bar nei pressi di via Porto. «Non ci sono abbastanza toilette pubbliche per gestire la grande affluenza di turisti». Dello stesso avviso anche Diana, giovane barista della zona del Crescent: «Le luci senza alcun dubbio incrementano i consumi, e quindi il profitto, ma c’è troppa confusione». Confusione per i pedoni, confusione per gli automobilisti costretti a fare i conti con lunghe code e pochi parcheggi. Così Benedetta, commessa in una nota panetteria lungo via dei Principati: «Durante il periodo delle Luci, per noi lavoratori non residenti al centro diventa quasi impossibile arrivare fin qui. Io abito nei pressi dello Stadio Arechi, la mia collega a Pontecagnano. Per non parlare della domenica». Le fa eco Francesco, anche lui barista in zona lungomare Trieste: «Le Luci sono una vetrina panoramicissima per la nostra città. Tuttavia, non si può trascurare il problema parcheggio. Io abito a Pastena e da novembre a gennaio è complicato arrivare in centro». Dello stesso avviso anche la signora Genoveffa, con la sua storica salumeria in piazza Sedile del Campo: «L’evento in sé è molto importante per la città, la abbellisce e non di poco. Purtroppo diventa sempre più complicato trovare parcheggio, soprattutto nei fine settimana. Io vivo al campo sportivo ma arrivo con l’auto qui al lavoro. Puntualmente, non so dove parcheggiare». Più positivo Alessandro, direttamente da Corso Vittorio Emanuele: «Si tratta di un incremento per tutti, anche per chi si lamenta. Tutti hanno beneficio». Dello stesso parere anche Gianmarco, titolare di un bar nei pressi di Portanova: «Luci d’Artista è importante per l’economia della nostra città. C’è davvero un incremento dei consumi. L’importante è migliorare sempre di più la gestione del flusso turistico». «La manifestazione porta con sé una boccata d’ossigeno per tutti i commercianti. Dobbiamo solo sperare che il turista giri con tranquillità», sottolinea Giovanni, titolare di un noto laboratorio d’artigianato nel cuore di via Mercanti: «Sono favorevole al senso unico alternato, purché sia organizzato in modo corretto. Purtroppo molto spesso siamo invasi dai cosiddetti turisti “Scatta e Fuggi”». Un turismo per lo più giornaliero quello delle Luci, così come evidenziano varie agenzie di viaggi: «Sono molti i visitatori giornalieri che affollano la città solo per alcune ore, per uno scatto da condividere sui social e una pizzetta al volo.