La Direzione Investigativa Antimafia, la Divisione Anticrimine della Questura di Caserta ed il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta stanno eseguendo un decreto di sequestro beni e di sottoposizione all’amministrazione giudiziaria di aziende, emesso dal Tribunale di S. Maria Capua Vetere – Sezione per l’Applicazione delle Misure di Prevenzione – su proposta del Direttore della DIA e del Questore di Caserta con la collaborazione della Guardia di Finanza, nei confronti di due fratelli imprenditori operanti nei settori del cemento e della ristorazione del casertano. Il provvedimento ha comportato il sequestro di beni e l’amministrazione giudiziaria di imprese per un valore complessivo stimato in circa 30 milioni di euro interessando quanto risultato nella disponibilità, diretta ed indiretta, di uno dei due imprenditori. Nel dettaglio si tratta di 3 società e 75 beni immobili che si trovano nelle province di Caserta, Benevento, Salerno, L’Aquila e Parma (18 terreni, 18 abitazioni, 2 opifici industriali, 36 garage/magazzini ed 1 multiproprietà in costiera amalfitana), nonche’ 99 rapporti finanziari e 10 beni mobili registrati (5 autovetture, tra cui una Ferrari ed una Porsche, 3 imbarcazioni e 2 rimorchi). E’ stata poi disposta l’amministrazione giudiziaria per il periodo di un anno delle 6 aziende all’altro imprenditore. Quest’ultima misura di prevenzione e’ volta al possibile recupero dell’azienda alle regole del mercato quando risulterà eliminata l’ingerenza dei soggetti pericolosi. I due imprenditori vengono ritenuti contigui al clan dei Casalesi e Belforte di Marcianise
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Polizia sequestra beni per 200mln a imprenditore vicino a clan Serino
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