di Marco De Martino
SALERNO – Dallo Spezia allo Spezia per cercare il riscatto. Gigi Sepe è uno dei calciatori della Salernitana finiti nel mirino della critica dopo le ultime prestazioni. Il portiere partenopeo non ha commesso errori grossolani, come capitato al suo predecessore Vid Belec, ma nell’ultimo periodo non ha fornito prestazioni esaltanti dando sempre l’impressione di poter fare qualcosa di più in occasione di alcuni gol incassati. Sabato prossimo, contro le aquile, proverà a conquistare il terzo clean sheet stagionale e magari a spazzare via le critiche piovutegli addosso soprattutto sui social. DALL’ESORDIO AL… RISCATTO Sepe esordì in maglia granata proprio contro lo Spezia lo scorso 7 febbraio come tanti altri suoi attuali compagni di squadra. Quella infatti era la prima uscita dopo la chiusura del mercato invernale in cui Sabatini e Iervolino allestirono il cosiddetto instant team che poi, a maggio, riuscì a centrare il miracolo salvezza. Sepe fu il primo acquisto della Salernitana, che lo prelevò in prestito con obbligo di riscatto dal Parma dove era finito fuori rosa e non giocava ormai da svariati mesi. Nonostante la lunga inattività il pipelet mostrò subito buone doti soprattutto nelle uscite basse e nel gioco con i piedi, mentre ebbe subito qualche difficoltà nel battezzare i tiri da lontano. Le prime critiche lo coinvolsero nel match con il Milan, quando un tiro di Rebic abbastanza prevedibile lo beffò provocando la rete del definitivo 2-2. Sepe rimase immobile, una situazione di gioco che si è ripetuta spesso nelle partite successive (come sul tiro di Perez nella gara contro la Roma) e che ha lasciato spesso e (mal)volentieri l’amaro in bocca ai tifosi della Salernitana. Nella passata stagione Sepe riuscì solo ad Udine a mantenere la porta inviolata, subendo 24 reti nelle 16 presenze collezionate. Quest’anno la stagione era cominciata benissimo per l’estremo difensore granata, con due clean sheet conquistati nelle prime tre giornate, sempre ad Udine ed in casa contro la Sampdoria. Le critiche però non lo risparmiarono già all’esordio con la Roma, quando sembrò troppo passivo sulla conclusione non irresistibile, ma comunque deviata da Coulibaly, scoccata dal giallorosso Cristante in occasione del gol vittoria capitolino. Stesso dicasi nel match contro l’Empoli, quando fu beffato dalla parabola di Lammers, anche in questo caso deviata da un difensore granata, su cui non provò nemmeno a tuffarsi. Dopo aver parato, inutilmente un rigore a Bonucci, che poi ribadì in rete la palla del 2-2 a Torino con la Juve, Sepe incappò nella peggiore prestazione di questo campionato all’Arechi con il Lecce. Prima uscì maldestramente su Ceesay che lo superò facilmente depositando nel sacco il pallone del primo vantaggio salentino, poi si piazzò male tra i pali, lasciando scoperto il palo lungo, in occasione del raddoppio di Strefezza. Dopo la scoppola di Reggio Emilia in cui incassò ben cinque reti dal Sassuolo, Sepe fu protagonista in negativo anche nell’ultimo match casalingo con l’Hellas Verona, quando non uscì sul traversone teso ma prevedibile di Doig, una incertezza che spiazzò i suoi compagni di reparto causando la rete del momentaneo pareggio scaligero di Depaoli. Infine, a Milano con l’Inter, sotto accusa la mancata parata sulla botta di Lautaro Martinez che spianò la strada ai nerazzurri in avvio di partita. Una traiettoria insidiosa, quella dell’argentino, difficile da leggere anche perché la palla toccò terra proprio poco prima di arrivare dalle parti di Sepe, aumentando la velocità della sfera finita poi inesorabilmente alle sue spalle. Non un errore tecnico né una incertezza ma tanto è bastato per far esplodere le proteste di tantissimi tifosi della Salernitana che hanno invocato addirittura l’acquisto di un nuovo portiere nel prossimo mercato invernale. Gigi Sepe, professionista serio dall’enorme peso specifico all’interno dello spogliatoio, proverà a far tacere i critici a partire da sabato prossimo nella delicatissima sfida salvezza dell’Arechi contro lo Spezia.