“De Luca ha intenzione di dire qualcosa nell’ambito di questo processo. E’ pronto per essere ascoltato”. L’avvocato Paolo Carbone lo riferisce ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno (presidente Siani, Sorrentino e Trivelli a latere) al termine dell’udienza di ieri pomeriggio. La vicenda è quella relativa alla realizzazione del Sea Park. Il legale ha annunciato la disponibilità del sindaco ma non è stata ancora calendarizzata la data della sua deposizione. Il primo cittadino, come del resto altri imputati, ha rinunciato alla prescrizione. Ieri è ripreso il processo. con la deposizione dell’architetto Bianca De Roberto, dell’ufficio urbanistico Ha ribadito di aver avuto un ruolo marginale nell’ambito del progetto nelle varie fasi legate al procedimento per la realizzazione del parco acquatico. “L’ufficio di piano fu costituito nel ‘95 proprio per rispettare il piano regolatore e valutare le eventuali varianti – ha riferito al collegio giudicante. Voglio, inoltre, precisare che lo stesso assessore Martino, in una deposizione ha precisato che nella vicenda aveva avuto un ruolo più operativo che primario. Il compito dell’ufficio di piano era quello di supportare Bohigas”. Bianca De Roberto ha riferito che non aveva potuto seguire “per novanta giorni” le attività legate alla procedura per la realizzazione del Sea Park “per motivi di salute”. Elemento, quest’ultimo, evidenziato anche in altre testimonianze ha precisato Bianca De Roberto. “La prima attività che ho svolto risale al novembre del ‘98 quando ho firmato una nota relativa a due istanze della Cecam su richiesta dell’assessore Martino che sponsorizzava il parco acquatico”. L’architetto De Roberto precisa di “aver trasmesso il certificato di destinazione urbanistica in cui si riferiva che non era possibile realizzare il parco acquatico nell’area dell’Ideal Standard”. Poi l’architetto riferisce di una seconda nota in cui viene evidenziata la disponibilità della società Sea Park e la possibilità di una variante al piano regolatore “nonostante Bohigas fosse contrario”. Bianca De Roberto precisa che le perplessità dell’architetto catalano non erano dovute alla bontà del progetto ma ad alcuni rilievi in ordine alla viabilità e nello specifico criticità legate ai parcheggi, alle strade, alla vicinanza con il mare e con il fiume Picentino. Per quanto concerne la questione Ideal Standard: “Bohigas non ha mai fatto valutazione perché era collocata in zona Asi ed il Comune seguiva solo la fase istruttoria”. Al termine dell’udienza l’architetto De Roberto ha depositato una memoria difensiva. Il processo è stato aggiornato al 26 gennaio quando saranno ascoltati Alberto Di Lorenzo (presente in aula con Felice Marotta) e Mariano Mucio. Nelle prossime udienze toccherà anche a Vincenzo De Luca. g. d’a
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