di Monica De Santis
L’aumento del costo dell’elettricità e del gas, l’aumento del costo delle materie prime non sta mettendo in crisi solo le aziende produttrici, ma anche e soprattutto i piccoli artigiani del settore alimentare. Tra questi i più colpiti sono i panettieri che ogni giorno si trovano a dover cercare di far quadrare i conti senza però aumentare il prezzo del pane al pubblico… “E purtroppo per quanti sacrifici facciamo, con grande rammarico questo è stato il primo mese in cui siamo riusciti a stento a pagare le spese e non è rimasto nulla per noi, per le nostre famiglie e per pagare le nostre bollette”. Barbara Farina lavora con il marito Ciro e con i cognati Matteo e Francesco al panificio Tranchino, aperto dal suocero negli anni 80 nella traversa che da via Delle Botteghelle porta in via Duomo. E’ lei a raccontare di come si faccia fatica a portare avanti un’attività con tutti questi aumenti… “E noi siamo fortunati perchè non abbiamo da pagare il fitto, altrimenti o si metteva il pane a 5 euro al chilo o si chiudeva”. Barbara racconta che per cercare di ridurre le spese stanno effettuando alcuni tagli… “Abbiamo cinque frigoriferi, ne teniamo accesi solo 2. Quando si viene per fare il pane accendiamo meno luci. Insomma piccoli accorgimenti per evitare che la bolletta possa arrivare ancora più salata di quella che è già arrivata”. Piccoli accorgimenti e purtroppo qualche ritocco anche ai prezzi… “Non abbiamo voluto aumentare il costo del pane e quindi per cercare sempre di far quadrare i conti abbiamo aumentato di 20 centesimi il costo delle bibite fredde. Non potevamo fare diversamente, da qualche parte dobbiamo cercare di aumentare le entrate perchè per questo mese passi che non siamo riusciti a portare nulla a casa, ma non possiamo andare avanti così anche nei prossimi mesi. Abbiamo anche noi le nostre spese e le nostre famiglie”. Situazione dunque non facile da sostenere, neanche per attività storiche che possono contare su clienti affezionati… “Abbiamo comunque registrato un calo delle vendite del 30%, questo perché le bollette stanno arrivando salate a tutti, non solo ai commercianti e alle aziende. E poi gli aumenti ci sono stati su tanti prodotti. E’ normale che una famiglia, magari monoreddito prima di acquistare una qualsiasi cosa ci pensa su due volte. Da noi le persone stanno comprando il minimo. Diciamo che gli sfizi sono quelli che sono stati eliminati, magari prima una signora comprava oltre al pane anche qualche pizzetta in più, oppure qualche piatto pronto, ora invece ci pensa e valuta se si può permettere una spesa in più. E ribadiscono sui prodotti di nostra produzione non abbiamo aumentato i prezzi, almeno non ancora e cercheremo di non aumentarli finchè sarà possibile”. Già finchè sarà possibile, perchè purtroppo le previsioni al momento non sono affatto a favore di imprenditori e produttori e tutto sta subendo aumenti, molti dei quali superano anche il 100%… “E’ aumentata del doppio il costo della farina ed anche quello del lievito. Per un panificio questi sono i due ingredienti principali, se dovessero aumentare ancora, è ovvio che noi, ma come tutti i nostri colleghi, saremmo costretti alla fine ad aumentare il costo anche del pane. L’unica cosa che ad oggi non ha subito aumenti è il costo dell’acqua, almeno quello. Certo è che la situazione non è bella e se non si trovano soluzioni immediate in tanti, soprattutto piccoli commercianti saranno costretti alla fine a chiudere”.