Scafati. Via Calvanese di nuovo tra i rifiuti e degrado - Le Cronache
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Scafati. Via Calvanese di nuovo tra i rifiuti e degrado

Scafati. Via Calvanese di nuovo tra i rifiuti e degrado

Tornano gli sversamenti di rifiuti  e la bonifica dell’area da parte del Demanio Regionale imposta dalla Procura della Repubblica e da un’Ordinanza Sindacale, si è fermata . Via Calvanese è una zona ai confini tra Scafati, Pompei e Sant’Antonio Abate che è stata per anni terra di nessuno, dove i più elementari servizi ai cittadini erano un miraggio. Tra strade dissestate, allagamenti e disservizi vari, quello che più affliggeva i residenti era vivere a confine con un’area Terra di Nessuno. Area  posta a confine con il nuovo impianto di depurazione delle acque del Medio Sarno, diventata la più grande discarica a cielo aperto di Scafati. Un anno fa dopo un vasto incendio doloso che avvolse i rifiuti sversati illegalmente  alcuni cittadini presentarono una dettagliata denuncia alla Procura della Repubblica, da allora  il Demanio Regionale, proprietario dell’area, si attivò per la bonifica della zona, mentre il Comune installò 5 Telecamere collegate con il Comando di Polizia Municipale. Da alcuni mesi la bonifica  si è fermata e  le telecamere sono state danneggiate.  Atti vandalici, sabotaggi o esigenza da parte di chi dello scarico illegale ne fa un vero e proprio business? Tante le domande poche le risposte che le istituzioni riescono a dare  ai residenti. È stato proprio un residente della zona, signor C.G, che ha segnalato al Comune e alla Procura della Repubblica  che da qualche giorno  l’impianto di  videosorveglianza, costato ben ventimila euro, era stato danneggiato da ignoti.

La Polizia Municipale interpellata non era a conoscenza dell’accaduto, ci si chiede a questo punto  chi controllasse il funzionamento  delle telecamere che dovevano a loro volta controllare la zona.Nel frattempo gli sversamenti sono ripresi riportando i Cittadini residenti  nella paura che qualche piromane possa farli ripiombare in quell’incubo che vissero l’anno scorso quando furono ben tre gli incendi che minacciarono le loro abitazioni e la loro salute. Nell’attesa di  azioni immediate da parte delle istituzioni preposte,  i residenti chiedono di  chiudere la zona impedendo l’accesso a chiunque, soluzione più volte prevista nel corso dei vari tavoli tecnici svoltisi fino ad un paio di mesi fa e a cui hanno partecipato i vari Enti interessati,  soluzione prospettata ma che resta  ancora inattuata.

Sulla questione sono interventi gli Attivisti di Scafati in Movimento che furono cofirmatari della denuncia alla Procura della Repubblica di un anno fa insieme ai Cittadini della zona.  “Ad un anno dal primo di una serie di incendi dolosi che colpirono questa zona molto resta ancora da fare. Le telecamere sono danneggiate, ventimila euro distrutti – commentano delusi gli attivisti – Chiudere la zona sarebbe ancora la soluzione ideale.  Pur vero che era una vasta discarica ed ora è molto meno ampia ma il vero risultato a cui miriamo e prima del quale non ci fermeremo sarà la bonifica completa dell’area, il meno peggio sui temi ambientali è sempre e solo una sconfitta di civiltà , noi saremo sempre con il fiato sul collo da cittadini attivi e vigili quali siamo”.

Gennaro Avagnano

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