
Scafati. Criticità nelle scuole di Scafati, soprattutto presso il plesso “Manzi” con bagni fuori uso, luci e porte rotte, marmi scheggiati sulle scale al punto da richiedere segnaletica per evitare incidenti sia ai professori che soprattutto ai bambini: un quadro che preoccupa genitori e personale scolastico. Tanto che alcuni cittadini si sono organizzati per una petizione da inviare al Comune affinchè l’ente guidato da Pasquale Aliberti possa intervenire per debellare le problematiche. Nel mirino è finito proprio Palazzo Mayer che non avrebbe messo a bilancio un euro per le scuole. Ma dall’ente Comune arriva la notizia di uno stanziamento di 500mila euro per la manutenzione delle scuole. Intanto a rendere ancora più difficile lo svolgimento delle lezioni alla Manzi c’è un allarme che suona ripetutamente disturbando gli alunni e creando una situazione di disagio continuo. Nonostante le ripetute segnalazioni scritte da parte dei responsabili del plesso al Comune, nulla sarebbe stato fatto per risolvere la situazione. La stessa scuola avrebbe inviato più volte lettere e richieste di intervento senza ricevere risposte concrete. E ora c’è il rischio incolumità dei bambini oltre che ai quali non può essere garantita una adeguata attività didattica. Sulla vicenda è intervenuto anche Pasquale Coppola, ex presidente del consiglio comunale nella seconda consiliatura Aliberti, che denuncia lo stato di abbandono in cui versano le scuole della città: “Spendiamo centinaia di migliaia di euro per i neomelodici, feste e festini, e poi lasciamo che le scuole, frequentate dai nostri bambini, siano ridotte in queste condizioni. È una vergogna!”. Secondo Coppola, la situazione del plesso Manzi non è un caso isolato: “Al plesso Capoluogo sono venuti giù gli intonaci sia fuori che dentro la scuola , per non parlare di quando piove infiltrazioni d’acqua dappertutto”. In sostanza Coppola non crede che le altre scuole di Scafati stiano meglio. “Il degrado è diffuso e l’amministrazione continua a ignorare i problemi reali della comunità. Si tratta di una questione di priorità: come si può pensare di destinare risorse per eventi di intrattenimento, quando le scuole cadono a pezzi? Non possiamo accettare che i nostri ragazzi siano costretti a studiare in ambienti insicuri, senza servizi adeguati e con strutture pericolanti. Questa situazione va avanti da troppo tempo, ed è arrivato il momento che qualcuno si assuma la responsabilità di intervenire”, aggiunge Coppola. intanto i cittadini chiedono un intervento immediato per garantire un ambiente sicuro. Alcuni si sono organizzati per raccogliere firme e sollecitare l’amministrazione comunale: “Siamo stanchi di aspettare. Ogni giorno che passa la situazione peggiora e temiamo che prima o poi possa accadere qualcosa di grave”