Scafati. Rendiconto 2015, opposizioni contro Aliberti - Le Cronache
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Scafati. Rendiconto 2015, opposizioni contro Aliberti

Scafati. Rendiconto 2015, opposizioni contro Aliberti

Di Adriano Falanga

Alzano il tiro le opposizioni consiliari, pronte a dar battaglia sul voto al Rendiconto 2015. “Dopo il Ministero delle Finanze e la Corte dei Conti, anche i nuovi Revisori dei Conti del Comune hanno accertato un grave “deficit strutturale” del bilancio dell’Ente, propedeutico al dissesto finanziario”. Marco Cucurachi, consigliere del Pd, è polemico: “Ora si spiega perché’ la relazione del Ministero è stata tenuta nascosta e non si doveva vedere. Tra sforamento del Patto di Stabilità e nomine illegittime dei Dirigenti a tempo determinato, per passare alla gravissima situazione finanziaria delle partecipate, da tre anni in perdita,   e ai falsi appostamenti nei vari bilanci di previsione, siamo giunti al capolinea e a subirne le conseguenze sono i cittadini scafatesi – spiega il presidente della commissione Garanzia – Con grande senso di responsabilità, sin dai primi giorni della consiliatura ho sempre sollevato la “questione finanziaria” e non sono mai stato ascoltato”. Adesso, secondo Cucurachi, è la resa dei conti, letteralmente parlando. Votare il pre dissesto comporta precise assunzioni di responsabilità, e il piddino sembra “avvisare” i colleghi di maggioranza: “chi ha votato a favore dell’approvazione degli strumenti finanziari sia seriamente preoccupato, perché ha contribuito a distruggere la Città e ne subirà le conseguenze anche personalmente con il proprio patrimonio. Dia, Commissione di Accesso prefettizia, Ministero delle Finanze, Corte dei Conti. Cosa deve succedere più? Le dimissioni”. Infine, un appello alla maggioranza: “non votate il consuntivo”. “Il bilancio è l’atto più politico che un’amministrazione possa compiere: parla della qualità della vita dei cittadini, delle tasse, degli investimenti, della vivibilità, delle politiche sociali – fa eco l’altro consigliere Pd Michele Grimaldi – Mentire e commettere gravi errori ed irregolarità su questo versante, come di continuo Corte dei Conti prima e MEF poi hanno evidenziato, è una colpa gravissima, che dovrebbe indurre Aliberti ad una sola conseguenza: rassegnare le sue dimissioni”. Invita alle dimissioni anche Mario Santocchio: “è l’unica soluzione possibile per evitare l’irreparabile. Questo è il risultato prodotto dalla famiglia Aliberti per le loro continue campagne elettorali” chiosa Santocchio, senza usare mezze misure.