Di Adriano Falanga
Ancora non devono entrare in vigore, ma le recenti modifiche al piano viario, volute dall’amministrazione Aliberti, hanno mosso le critiche della Consulta del Commercio. L’organo di rappresentanza delle partite iva aveva chiesto l’inversione del senso di marcia di parte del corso nazionale, proposta accettata ma implementata con altre aggiunte non richieste e non gradite ai commercianti. Decine le firme raccolte dalla presidente Patrizia Pesacane e protocollate all’indirizzo del primo cittadino e del dirigente Ufficio Commercio, Strade e viabilità. “Non sappiamo da chi è stato approntato ma lo riteniamo frutto di una improvvisazione di cui noi sottoscrittori saremo chiamati a pagarne le conseguenze – si legge nella lettera – Abbiamo letto che si tratta di modifiche sperimentali ma noi vogliamo che le prove, se si devono fare, si facciano su documenti studiati da persone competenti”. Il punto contestato è il previsto divieto di sosta continuo lungo tutto il lato sinistro di corso Nazionale, dallo svincolo autostradale fino a viale Buccino. Una scelta voluta dai tecnici per permettere un maggior deflusso di auto provenienti dal casello dell’A3, snellendo così, si pensa, l’enorme caos veicolare che attanaglia la zona. “Questa scelta senza creare alternative valide di parcheggio – prosegue la lettera della Consulta – provocherà certamente danni economici alle attività esistenti sia da un lato che dall’altro. E di questi vi riteniamo fin da ora responsabili”. Da qui la netta richiesta di desistere da tale cambiamento. Richiesta sottoscritta da decine di commercianti. Si difende però il primo cittadino, che sul social scrive: “Gli stessi commercianti che per anni mi hanno massacrato chiedendo il ripristino del vecchio piano viario, ora mi minacciano di eventuali danni causati solo perché non vogliono perdere qualche posto auto nel pressi delle loro attività”. Curiosamente, al post segue l’hastag “#labottepienaelamoglieubriaca”.