Scafati. Nomine e farmacie, bufera su Acse e Comune - Le Cronache Provincia
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Scafati. Nomine e farmacie, bufera su Acse e Comune

Scafati. Nomine e farmacie, bufera su Acse e Comune

Scafati. Incarichi a due avvocati alla partecipata Acse per 10mila euro contestati dalla minoranza consiliare perchè ritenuti illegittimi con una violazione di “almeno una decina di norme”. Esposto presentato agli organi competenti e alla procura del tribunale ordinario di Nocera Inferiore per capire se ci sono profili (anche penali) da perseguire unitamente al mancato rispetto da parte dell’Acse del rapporto tra lavoratori a tempo indeterminato e tempo determinato con somministrazione. E non solo. C’è anche il debito contratto con il Cofaser per le farmacie comunali, circa 3 milioni di euro, a tenere banco con una lettera spedita al Prefetto di Salerno. “La nostra segnalazione è in difesa della trasparenza, della cosa e delle risorse pubbliche, del lavoro libero e stabile”, dichiara il consigliere comunale di Scafati Michele Grimaldi capogruppo Pd. “Sull’Acse tra l’altro stiamo continuando a chiedere, e non ci fermeremo, di conoscere nomi e modalità di assunzione degli ultimi sei mesi, e perché si frazionino gli appalti alle società interinali. “Nel frattempo abbiamo anche segnalato il crescente abusivismo edilizio in alcune zone della città, portando all’attenzione delle autorità casi specifici di capannoni che sorgono in una notte in zona agricola, da via nuova San Marzano a via Poggiomarino. Cosi come abbiamo prodotto alcune interrogazioni sul sito di stoccaggio presente nel cuore della città, sugli enormi disagi che sono costretti a subire i cittadini, tra miasmi e traffico”. Non solo perchè Grimaldi avrebbe informato le autorità competenti della mancata approvazione del Pef 2024/2025 sul ciclo dei rifiuti, con il conseguente rischio di una nuova bolletta TarI e di danno erariale. “Infine stiamo chiedendo chiarezza sul nuovo Piano Urbanistico Comunale, perché la Giunta ha approvato un preliminare su di una cartografia del 2002, un rilievo di 22 anni fa” conclude. Intanto torna in auge la vicenda del debito delle 5 farmacie comunali (500mila euro l’anno) che dal 2018 ad oggi hanno protratto un debito per circa 3 milioni. Soldi non ancora versati al Consorzio come scrive il Comune di Capaccio Paestum della missiva spedita al prefetto di Salerno al qale si chiede un intervento urgente. “Nonostante l’uscita dall’Ente, Palazzo Mayer non ha ancora versato al Consorzio quanto dovuto sia per il ripiano delle perdite di gestione sia, come previsto dallo statuto consortile, a titolo di ristoro. “Allo stato, al fine di non interrompere un servizio pubblico sanitario, il Consorzio Farmaceutico Intercomunale continua a gestire le cinque farmacie di Scafati, ma tale situazione è ritenuta non più sostenibile dall’assemblea dei sindaci. Da qui la richiesta dell’intervento della Prefettura per trovare una adeguata soluzione della vertenza”. Sulla vicenda è intervenuta Fratelli d’italia: “Non abbiamo idea di quanto questa gestione stia costando alla città, ma è evidente che è totalmente in perdita. Le conseguenze di questa sciatteria istituzionale saranno devastanti se l’amministrazione comunale non deciderà quale direzione prendere”