SCAFATI. Il 20 maggio 2015 doveva essere una data storica per la città: l’inizio dei lavori della rete fognaria o quantomeno dello stralcio funzionale da 19 milioni di euro che avrebbe permesso l’inizio di un’opera attesa da oltre trent’anni. Il progetto, inaugurato in pompa magna nel maggio scorso dall’allora Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, insieme al consigliere regionale Monica Paolino e al suo consorte sindaco di Scafati, Pasqaule Aliberti, è lo stesso che fu bloccato nel 2007 proprio da Aliberti, allora consigliere di minoranza. Il tempo e le esigenze del territorio lo avranno convinto della bontà dell’opera e soprattutto che le vasche di laminazione alla cui costruzione era contrarissimo, sono necessarie e non sono più improvvisamente uno scempio ambientale. Lo stato dei lavori da maggio ad oggi è al palo, poco si è fatto finora: tra rinvii e annunci si è arrivati ad ottobre e dopo circa 130 giorni, sui 1156 previsti per completare l’opera, ad oggi solo 150 i metri di lavori eseguiti. Secondo il cronoprogramma pubblicato sul sito del Comune e comunicato dalla ditta Iterga, aggiudicataria dei lavori, dal 26 agosto dovevano partire i lavori per il tratto di via Nuova San Marzano (lotto 1) ma ad oggi l’opera in quel tratto non è mai iniziata. Sempre come comunicato dall’amministrazione e dalla ditta Iterga da settembre ad ottobre sarebbero dovuti partire i lavori del lotto 7 che comprendeva le traverse di via Dante Alighieri, i vicinali interessati erano: Perris, De Vivo, Don Marzano, Cioffi, De Martino, Melito, Di Palma e Calenda. Purtroppo di tutte queste traverse risulta completato solo un tratto in via vicinale Perris lungo circa 130 metri. I residenti della strada sono sconsolati perché pensavano che gli ovvi disagi per i lavori sarebbero serviti a qualcosa, certo non si aspettavano che la ditta si fermasse così presto, lasciando l’opera ferma a metà strada.
Andando alla ricerca dello stato dei lavori della rete fognaria ritroviamo la ditta subappaltatrice, proveniente dalla vicina Sant’Antonio Abate, ad iniziare l’opera in una strada, vicinale Giardino, prevista per novembre. Alla domanda sul perché questo cambio di programma e l’inizio dei lavori in questa strada la risposta degli operatori presenti è stata semplice «ordini dal Comune».
È evidente che i lavori sono in forte ritardo sui termini ipotizzati. Il periodo delle piogge si sta avvicinando e appaiono plumbee le prospettive per una di quelle che potevano sembrare una delle soluzioni agli allagamenti.
Gennaro Avagnano