SCAFATI. Strisce blu, gli ausiliari in agitazione. Tra 60 giorni scade il contratto semestrale tra la Publiparking, attuale gestore della sosta a pagamento in città, e l’Acse, la partecipata che si occupa del servizio per conto del Comune. La prossima scadenza, senza una chiara prospettiva sul futuro, ha portato il malumore tra gli ausiliari addetti al controllo della sosta sul territorio. A far paura la possibilità che i dipendenti si possano ritrovare nell’incertezza assoluta sul loro futuro, come è successo nel novembre scorso, quando -dopo cinque anni di servizio presso l’ex gestore della sosta a pagamento di Scafati, la milanese “Aipa” Spa- si sono ritrovati senza lavoro. Eppure il Comune e l’Acse avevano avuto ben cinque anni per trovare una soluzione e un’alternativa che potesse garantire oltre al servizio che comunque rappresenta un introito per le casse comunali ma anche che garantisse la continuità della forza lavoro, ricordiamo che son ben 13 i lavoratori scafatesi che vi prestano servizio, oltre alla cooperativa che presta vari servizi all’affidataria del servizio. Nel novembre scorso, una volta scaduto il contratto con l’Aipa e non avendo raggiunto alcun accordo economico con la spa milanese, si affidò il servizio, tramite una procedura negoziata, alla sola partecipante, la Publiparking con sede a Roma, la stessa vincitrice del servizio a Pompei. Passarono però alcuni mesi prima che il servizio diventasse operativo e gli ausiliari restarono senza stipendio dal novembre 2014 a maggio scorso, e il loro unico sostentamento fu il sussidio di disoccupazione. La Pubbliparking oltre a servirsi delle stesse unità lavorative dell’Aipa deve versare al Comune di Scafati 41mila euro per i sei mesi di gestione. I sei mesi di affidamento temporaneo alla Pubbliparking sarebbero dovuti servire all’amministrazione comunale e all’Acse per stabilire un nuovo piano parcheggi da adottare in città e in base a questo indire una nuova gara ad evidenza pubblica o valutare l’ipotesi remota di gestire in house il servizio sosta . A due mesi tutto tace, nessuna azione risolutiva pare essere sul tavolo e i dipendenti iniziano a sentirsi presi in giro. Ad inasprire gli animi e ad aumentare le loro preoccupazioni furono le dichiarazioni dell’amministratore delegato della Publiparking, lo scafatese Luigi Monti che, chiamato in causa per un altro argomento dichiarò, pochi giorni fa, alla nostra testata che la sua società non è interessata a nessuna proroga temporanea del sevizio ma solo a partecipare ad un bando per l’affidamento pluriennale del servizio. Le dichiarazioni dell’ad Monti non sono passate inosservate agli ausiliari che in certo qual modo giustificano la posizione della loro società, quindi pretendono chiarezza da Acse e Comune. I tempi per effettuare una gara e scongiurare un altro periodo di vacatio nel servizio e di una conseguente disoccupazione degli ausiliari non ci sono più, infatti per espletare una gara pubblica i tempi sono di circa sessanta giorni prima dell’apertura delle offerte , quindi tra gara , affidamento e ripartenza del servizio , i 13 si ritroveranno quasi sicuramente di nuovo senza lavoro . Allo stato attuale non è dato ancora sapere se sia stato approntato e quale sia il nuovo piano di sosta né tanto meno se sarà tutelato il livello occupazionale sia dei lavoratori attuali addetti ai controlli, che dei soci della cooperativa di scafatesi che collabora ora con la Pubbliparking e prima con l’Aipa. Molto probabilmente, a breve, una delegazione degli ausiliari farà visita a Palazzo Mayer per saperne di più e dare voce alle loro preoccupazioni, memori delle famose parole degli amministratori attuali che, in coro unanime in consiglio comunale, giustificarono il loro periodo di disoccupazione e l’interruzione del servizio sosta a pagamento, non come un’impreparazione ma una mera “distrazione ” , quindi al fine che non si ripeta la “distrazione” , i “vigilini”, sono intenzionati ad attenzionare l’amministrazione affinché si diano risposte certe in tempi brevi sul loro futuro.
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